Verrà rilasciato oggi il nuovo bollettino sullo stato di salute di Silvio Berlusconi, ricoverato il 5 aprile scorso al San Raffaele di Milano per le complicazioni di una polmonite dovute a una leucemia cronica. E potrebbe essere il bollettino in cui si annunciano le dimissioni del leader azzurro dall'ospedale milanese dopo quasi un mese di ricovero (undici giorni dei quali passati in intensiva). Fonti dell'ospedale suggeriscono prudenza, confermando che le dimissioni possono essere sì vicine ma non immediate. L'ambizione e la speranza di Berlusconi era di uscire entro domani, quando, sempre a Milano negli spazi degli East End Studios, si aprirà la convention azzurra.
Ai suoi più stretti collaboratori Berlusconi non ha nascosto più volte il desiderio di onorare la convention con un intervento. Anche se ancora non si sa con un messaggio video o con una telefonata. Al ventottesimo giorno di ricovero l'ex premier ha trascorso una notte tranquilla nel reparto di degenza ordinaria, dove è stato trasferito oltre due settimane fa dalla terapia intensiva. Ieri al San Raffaele si sono ritrovati i figli per confrontarsi con i medici sull'ipotesi di dimissioni. Archiviati i problemi legati alla polmonite, sono in corso valutazioni sulla leucemia mielomonocitica che ha colpito l'ex premier. È su questa patologia che si concentrano, in questo momento, le attenzioni dei medici.
«Il mio amico sta meglio. Parlavano di dimetterlo, adesso non so se adesso lo lasceranno, ma sta molto meglio» spiega Fedele Confalonieri, che non manca quotidianamente di fare visita al leader azzurro, dal quale si è recato anche ieri mattina. «Sta anche lavorando molto per preparare la convention - ricorda lo stesso Confalonieri parlando con i cronisti a margine della presentazione del Maggio manzoniano, cui è intervenuto in qualità di presidente della Veneranda Fabbrica del Duomo -. Non so se farà un video o un messaggio, ma sicuramente parteciperà». La visita di Confalonieri al San Raffaele ha preceduto di poco quella dei figli dell'ex premier. La prima ad arrivare è stata la primogenita Marina, seguita a breve distanza da Pier Silvio e da Barbara.
L'auspicio dei vertici forzisti rimane ancora che il leader azzurro possa far sentire la sua voce a chiusura della kermesse, che ha come obiettivo quello di rilanciare il partito. Nessuno, al momento, sa dire quando verrà dimesso dall'ospedale ma i bene informati scommettono che il ritorno a Villa San Martino è atteso in settimana. Negli ultimi giorni Berlusconi, raccontano, va ripetendo che non vede l'ora di tornare a casa e in campo ancora una volta. Chi lo ha sentito nelle ultime ore lo ha trovato sul pezzo e concentrato sull'organizzazione di Forza Italia. E c'è chi pronostica al suo rientro un nuovo giro di nomine.
Intanto si vanno definendo i contorni della convention milanese del 5 e 6 maggio. Alla quale è stata confermata la presenza del presidente del Partito popolare europeo Manfred Weber e della presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola.
Nutrita sarà la rappresentanza di esponenti delle categorie produttive, del mondo universitario e dello sport. Interverranno, tra gli altri anche gli ex calciatori (nonché campioni del Mondo con l'Italia di Bearzot nel 1982) Beppe Dossena e Antonio Cabrini. In programma anche un confronto sul tema della lotta alla mafia con Rita Dalla Chiesa e Caterina Chinnici, eurodeputata che da poco ha lasciato il Pd per Forza Italia. Entrambe figlie di due vittime eccellenti della mafia. La convention, dal titolo La forza dell'Italia, si aprirà venerdì alle 12 con i saluti di Tajani e del responsabile lombardo del partito Alessandro Sorte.
La prima tavola rotonda - Per una pubblica amministrazione al servizio del cittadino e delle imprese - sarà presieduta dal ministro Paolo Zangrillo e vedrà la partecipazione di Marco Granelli (Confartigianato) e Carlo Sangalli (Confcommercio).
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.