Migranti, i vescovi al governo: 500 euro a chi compie 18 anni

Affondo di monsignor Galantino: "Ingiusto discriminare chi è nato o residente nel nostro Paese ma non ha la cittadinanza italiana". Plauso del Pd che si impegna: "Proveremo ad estendere il bonus cultura"

Migranti, i vescovi al governo: 500 euro a chi compie 18 anni

Un invito a riscoprire gli aspetti positivi dell'immigrazione è quello che arriva questa mattina dalla Camera dei Deputati, dove è andato in scena la "Giornata internazionale del migrante", alla presenza del presidente della Camera Laura Boldrini, del deputato pd Francesco Boccia e, tra gli altri, del segretario generale della Cei mons Nunzio Galantino.

"Più giovani, più lavoratori, più impresa, più ricchezza nazionale, più contributi per le pensioni": questi i cinque punti individuati alla conferenza per esaltare l'apporto positivo dell'immigrazione al nostro Paese.

Oltre alla Presidente Boldrini, che - con i toni consueti - ha tessuto l'elogio di "una società aperta, plurale, composita, non concessione beneficenza, ma un'opportunità che ci offre il nostro tempo globalizzato", la parte del leone l'ha fatta proprio mons Galantino, salito metaforicamente sul pulpito per prodigare sferzate a destra e a manca.

"La Chiesa - ammonisce il presule - invita ad invertire la rotta sulla descrizione dei volti dei migranti, dei nuovi cittadini che pur non italiani sostengono l'Italia. La storia italiana è contraddistinta da una tendenza a considerare l'immigrazione solo in termini negativi ed emergenziale. Un'analisi completa deve distinguere tra i segni più di natura economica e quei segni più di natura sociale, che non sono certo meno importanti."

"In un Paese con un tasso di natalità fra i più bassi del mondo - bacchetta il segretario Cei - gli immigrati portano più bambini e più famiglia: il 19% dei bimbi nascono in famiglie di immigrati e quasi due milioni di famiglie hanno almeno un componente straniero, grazie alle politiche intelligenti adottate in passato sul ricongiungimento familiare."

Galantino, però, ha parlato anche di lavoro, elogiando la capacità imprenditoriale degli stranieri giunti in Italia: "La scelta del lavoro autonomo da parte degli immigrati risulta dalla discriminazione. Le imprese degli immigrati sono sorte, spesso, perché a questa gente non si è voluto dare spazio. Gli immigrati immettono nuova linfa in settori tradizionali da cui gli italiani si ritirano."

Il colpo di scena, però, Galantino lo tiene per un terreno molto spinoso: quello del cosiddetto "bonus cultura" di cinquecento euro promesso dal governo a tutti i diciottenni. La richiesta della Cei è quello di allargarlo agli stranieri nati o residenti in Italia.

La provocazione è stata girata al piddì Francesco Boccia, che si è impegnato a non lasciarla cadere: "È mancato il coraggio che bisogna trovare, una parte

dell'opposizione dice no. Io credo che il bonus vada allargato entro fine anno a tutti i diciottenni, anche stranieri, indipendentemente dalla cittadinanza." L'assistenzialismo, se ha da essere, non ha confini.

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