Centrodestra avvisa Conte: "D'ora in poi riferisca sempre su Mes"

Lega, Fdi e Forza Italia, con una risoluzione chiedono al governo di porre in sede Ue una "formale riserva parlamentare" sul Mes e sugli altri elementi del pacchetto economico, riferendo regolarmente e prontamente alle Camere su ogni sviluppo

Centrodestra avvisa Conte: "D'ora in poi riferisca sempre su Mes"

Clima teso alla Camera per l'intervento "europeista" del premier Giuseppe Conte sul Mes. Se il Movimento 5 Stelle minaccia lo strappo, e tra i banchi grillini e quelli di Fratelli d'Italia si scatena la bagarre, il centrodestra dà prova di unità presentando una risoluzione in cui chiede al governo di porre in sede Ue una "formale riserva parlamentare" sul Mes e sugli altri elementi del pacchetto economico, riferendo regolarmente e prontamente alle Camere su ogni sviluppo. Il documento, sottoscritto da Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia, "con specifico riferimento alla riforma del Meccanismo europeo di stabilità" impegna l'esecutivo a "non procedere ad alcuna formale adesione prima che le numerose criticità" siano "discusse e risolte".

Le opposizioni, non rassicurate dalle parole di Conte per il quale "la revisione del Mes non apporta modifiche sostanziali al trattato già esistente", chiedono al governo di non sottoscrivere l'adesione dell'Italia al fondo salva-Stati "così come ora proposto e segnatamente a condizionare l'adozione di ogni decisione vincolante in merito alla sua revisione all'esclusione di ogni riferimento, esplicito o implicito, alla possibilità concreta di imporre la ristrutturazione del debito pubblico di uno Stato qualora ricorra all'assistenza del Mes, ovvero qualora vi ricorrano istituti di credito di quello Stato".

La risoluzione del centrodestra, inoltre, chiede al governo di "rivedere la normativa relativa al Fiscal Compact, Six Pack e Two Pack, tutti provvedimenti nati negli anni della crisi", di cui viene denunciato "l'approccio rigido". Secondo Lega, Fdi e Fi, infatti, occorre "valorizzare maggiormente gli elementi legati alla crescita delle economie degli Stati membri".

Come l'Italia, per la quale il centrodestra auspica un ruolo da protagonista nella "Conferenza sul futuro dell'Ue", in cui si discuterà non solo degli strumenti di supporto agli Stati in caso di crisi economiche, ma anche - si augurano le opposizioni - di un "apposito Fondo per lo sviluppo economico dell'Europa". Scintille in Aula quando a parlare è stato il deputato leghista Claudio Borghi, che ha dato al presidente del Consiglio del "traditore" dopo l'intervento in cui il premier ha definito l'Ue "una grande famiglia".

Più soft la presidente dei deputati di Fi, Mariastella Gelmini: "Tanti auguri presidente, non lo dico con ironia: l'Italia ha bisogno di farsi valere, certo non di

regole che la portino nel baratro. Noi - ha aggiunto - abbiamo rispetto della sua figura, ma le parole del presidente dell'eurogruppo" Centeno su una riforma già scritta "non depongono a suo favore, a noi il dubbio resta".

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