"Credo sia arrivato il momento di sciogliere Ncd". Fabrizio Cicchitto non usa giri di parole e traccia così il futuro del partito alfaniano. "Sto dicendo non solo che deve cambiare nome perché adesso è l’ora di costruire un nuovo centro. Ma anche che esso deve allargarsi a tutte le forze politiche parlamentari che finora frantumate e divise hanno sostenuto Renzi certamente in condizioni di subalternità. Visto che Renzi è una cosa e il Pd è un’altra non credo che esistano le condizioni che queste forze entrino nel Pd, ma invece devono aggregarsi autonomamente, darsi una veste politica e culturale, avere anche una posizione contrattuale, e quando è necessario conflittuale, e anche con Renzi e col Pd ed esprimere anche un salto di qualità imposto dalla situazione", afferma Cicchitto in un'intervista all'HuffPost. Poi entra nel dettaglio e spiega perché Ncd debba cambiare nome: "In tempi ragionevoli ma rapidi vanno superate tutte le sigle esistenti e va posto in essere un processo di rifondazione politico e culturale tale da unificare un campo che finora qualcuno, compresi alcuni renziani, ha trattato come “un volgo disperso che nome non ha", spega Cicchitto. Una posizione forte che di certo aprirà un fronte interno nel partito. Nuovo Centrodestra in questo momento sta affrontando un duro scontro all'interno della maggioranza sul tema delle unioni civili che il governo vuole portare in porto con le adozioni al più presto.
"Reputo che in commissione al Senato si sono scontrati due opposti estremismi. Quello della Cirinnà che è venuta meno al ruolo tipico di mediazione della relatrice – diversamente dalla Finocchiaro sulla legge costituzionale – e quello di alcuni amici dell’Ncd che hanno fatto un ostruzionismo portato all’eccesso impedendo anche una discussione sul merito e quindi la discesa in campo di quegli esponenti del Pd che in modo esplicito dicono che non sono d’accordo con la proposta di legge della Cirinnà. Va bene, e questo è la situazione confusa che si è determinata. Faccia una proposta. Io credo che io mio partito la debba porre così: questo tema non sta negli accordi di governo. E però anche qui va evitato l’opposto estremismo di chi dal Pd dice “faremo maggioranze variabili” e di chi dall’Ncd dice “faremo cadere il governo”. La via d’uscita può essere duplice: nel dibattito in Aula va sviluppato quel lavoro di confronto con l’elaborazione di emendamenti che non è stato fatto in commissione e poi si affermi il voto segreto e la libertà di coscienza, conoscendo la trasversalità delle posizioni sul merito". Infine Cicchitto tira il freno su un'uscita dal governo da parte di Ncd proprio sulle unioni civili: "Mi sembra che il momento scelto da qualche amico di chiedere a l’uscita dal governo del nuovo centro destra sia il piu’ sbagliato di tutti.
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