Finalmente, il mare. Pare proprio che l'estate 2022 decreterà il grande ritorno della più classica delle vacanze estive: quella balneare, tra ombrelloni, sabbia nel costume, il sale sulla pelle e quell'effluvio acre di crema solare e piadina che fa subito estate italiana.
Demoskopika ha già dato i numeri: si prevedono 92 milioni di arrivi e quasi 343 milioni di presenze nel Belpaese, tra italiani e stranieri. E la prima scelta sarà proprio il mare.
Ma questi stranieri - ne arriverà il 35 per cento in più del 2019 anche se con defezioni (russi e cinesi in primis) - dove si dirigeranno?
Un'idea ce la dà The Guardian che ieri pubblicava un lungo articolo con le 40 spiagge più belle d'Europa. Decretate, con draconiana decisione, dai giornalisti di viaggio del quotidiano. C'è di tutto un po': i grandi classici e qualche meta che non va subito alla mente: Grecia e Francia con sette «nomination», seguite da Spagna con sei, Portogallo e Italia con cinque, Croazia con tre, Irlanda con due mentre una a testa va a Germania, Paesi Bassi, Turchia, Albania e l'emergente Montenegro (se state accarezzando l'idea, puntate su Drobni Pijesak).
In Italia dunque ne troviamo cinque e qualcuno non sarà d'accordo: Toscana e Liguria non si meritavano una citazione, per dire? Veniamo però alle elette. Che quest'estate potrebbero venire invase da un quieto popolo di intellettuali dalla pelle bianco abbagliante che, sotto giganteschi cappelli di paglia, sorseggiano un bianco locale ben ghiacciato leggendo un romanzo di Chimamanda Ngozi Adichie. O almeno così ci immaginiamo i lettori del The Guardian.
La scelta più settentrionale si trova nella regione ex «segreto meglio tenuto d'Italia», le Marche: si tratta della «selvaggia» spiaggia di San Michele a Sirolo, nel Conero. Motivo? «Attraverso sentieri sotto gli alberi si raggiunge la spiaggia dove boschi e scogliere sovrastano i ciottoli bianchi che scendono verso un'acqua turchese».
Per Punta della Suina, in Puglia, si scomodano le Seychelles (un tocco, si capisce). Qui «le aree sabbiose sono separate da piccoli affioramenti rocciosi e calette erbose, quindi è facile trovare un posto appartato, e il mare (Ionio) è più caldo che sulla costa adriatica».
Dalle meraviglie della Sardegna il cherry picking punta su Sa Colonia, presso Chia: «ha tutto: acri di sabbia morbida come il talco, acqua chiara, fenicotteri nella laguna alle spalle e occasionali visite di delfini», ma anche lo «sirocco» (sic) che bacia i surfisti, ma per fortuna solo in inverno.
La fatica per arrivare con acqua, vivande e ombrellone in spalla dal parcheggio lontano un miglio sarà ampiamente compensata dalle meraviglie naturali e dalla calma della spiaggia di Calamosche nell'oasi faunistica di Vendicari in Sicilia.
Infine, tra Roma e Napoli, spunta Sperlonga, quinta spiaggia a guadagnarsi un posto tra le più belle del continente, dove, tra
sabbie dorate e grotte, si scorgono le rovine della villa dell'imperatore romano Tiberio. Un assaggio di un passato e una cultura che pochi altri Paesi possono vantare, in spiaggia e non. Ma questa in fondo è un'altra storia.
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