Reduci dalla sbornia di un successo che sono riusciti a considerare tale solo loro, specialmente davanti ai microfoni dinanzi ai quali si trovano oramai perfettamente a loro agio, i CinqueStelle continuano in realtà a vivere sonni agitati a causa delle profonde divergenze che in seno al Movimento continuano a creare profonde spaccature.
Prima gli affondi di Di Battista, poi i vaneggiamenti di Grillo sul parlamento e la sua nuova e decantata democrazia digitale, infine il confronto tra i vertici del gruppo, con Roberto Fico che punzecchia le posizioni di Luigi Di Maio, auspicandosi che un confronto possa avvenire nel corso dei tanto "attesi" Stati generali.
Il presidente della Camera dei deputati, durante un'intervista concessa a Radio 24, si è detto fiducioso sul fatto che l'allarme scissione che si registra tra i CinqueStelle possa rientrare dopo un dibattito interno. "Io credo che non ci sarà una spaccatura. Ogni volte che il Movimento CinqueStelle ha avuto dei periodi difficili alla fine ci si è messi intorno a un tavolo, che in questo caso possono essere gli Stati Generali, per lavorare tutti insieme e arrivare a una sintesi", spiega Fico, come riportato da "AdnKronos". L'aspetto più importante è pensare al bene del Paese ed all'integrità del Movimento, mettendo da parte gli interessi individuali, questo, almeno nelle parole, l'obiettivo verso cui puntare.
Il presidente della Camera richiama i suoi all'ordine ed alla coesione interna: "Ognuno può avere la propria posizione. Ed è giusto che ci sia un dibattito interno, anche forte, ma chiaro e trasparente su quello che dobbiamo fare e su ciò che dobbiamo diventare. È evidente infatti che dobbiamo ritrovare una collocazione, anche identitaria", aggiunge ancora.
Poi l'affondo contro il cosiddetto "verticismo", ed un avviso da recapitare indirettamente al ministro degli Esteri Luigi di Maio: "Basta con le battaglie intestine, dobbiamo avere una collegialità maggiore, perché alcuni problemi ancora vivi nel M5S derivano da verticismo troppo spinto che c’è stato".
C'è spazio anche per commentare le uscite di Alessandro Di Battista, che senza mezzi termini ha parlato della "più grande sconfitta nella storia del Movimento", unico in grado di esaminare i numeri reali registrati alle Regionali senza fermarsi sulle percentuali raggiunte nel Referendum. "Ognuno può dire ciò che vuole", replica Fico alla domanda del giornalista. "L’importante è essere chiari e trasparenti sulle cose che si fanno. Conta la coerenza dei comportamenti, perché sono convinto che tutti insieme possiamo arrivare a un buon risultato per tutto il Movimento, rilanciandolo in senso positivo. Non con un rilancio alla maniera dei vecchi partiti ma cercando di affrontare le sfide del futuro", puntualizza.
Sulle affermazioni di Grillo, invece, Fico si mostra prudente e preferisce tenere i piedi in due staffe, forse anche a causa del suo ruolo istituzionale: "C’è un
principio di vasi comunicanti tra democrazia diretta e democrazia rappresentativa. Io sono convinto che debbano lavorare insieme, quando aumentiamo la capacità di scelta dei cittadini migliora la politica", conclude.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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