Claudio ucciso per un cocktail negato: arrestati due giovani di 18 e 20 anni

La Procura contesta loro anche l'aggravante dei futili motivi

Claudio ucciso per un cocktail negato: arrestati due giovani di 18 e 20 anni

Un cocktail negato sarebbe alla base del delitto di Claudio Lasala.

Ieri sono stati fermati dai carabinieri i responsabili dell'accoltellamento del 24enne di Barletta, colpito venerdì notte in pieno centro e morto sabato mattina nell'ospedale Dimiccoli, dove i medici hanno tentato invano di operarlo per salvargli la vita. Si tratta di Ilyas Abid e Michele Dibenedetto, 18 e 20 anni, entrambi del luogo. L'accusa nel fascicolo aperto dal magistrato della Procura di Trani, Alessandro Pesce, è di concorso in omicidio aggravato dai futili motivi. I militari di Barletta, coadiuvati dai militari del Nucleo Investigativo del reparto operativo Provinciale di Barletta, Andria e Trani sono arrivati a loro grazie alle immagini delle telecamere collocate nel centro storico e alle testimonianze delle persone presenti quella tragica sera.

Le indagini hanno accertato che venerdì la vittima, un bravo ragazzo, figlio di un artigiano, appena iscritto al concorso per indossare la divisa della Guardia di finanza, era andato con gli amici nel locale «Drink and more», a pochi passi dal castello. Qui aveva iniziato a discutere con Dibenedetto, che come Abid era già noto alle forze dell'ordine per reati legati agli stupefacenti. Il primo pretendeva che Lasala gli offrisse un drink.

La discussione ben presto si è trasformata in una violenta colluttazione nel corso della quale i due giovani si sono colpiti a vicenda «ripetutamente con pugni, schiaffi e calci». Lasala è uscito e si trovava nella piazzetta antistante quando è stato raggiunto da Dibenedetto e Abid. Quest'ultimo, prima di uscire dal bar, avrebbe preso dal bancone un coltello portandolo con sé all'esterno del locale, «incitato dall'amico». E mentre il 24enne e il ventenne continuavano a picchiarsi, il diciottenne sarebbe intervenuto e avrebbe chiuso il conto colpendo Lasala con una coltellata all'addome. Il ragazzo è stato soccorso da alcuni passanti, che hanno chiamato un'ambulanza del 118, mentre i due pregiudicati fuggivano in moto per far perdere le tracce. Inutili gli sforzi dei medici di strapparlo alla morte, che lo ha portato via la mattina dopo. I carabinieri, che ieri hanno identificato Abid e Dibenedetto, hanno ritrovato e sequestrato l'arma del delitto e il locale teatro della lite. L'autopsia sarà eseguita martedì nel Policlinico di Bari dal medico legale Francesco Introna.

Ieri a Barletta è stata organizzata una fiaccolata per ricordare la vittima. Un corteo di centinaia di persone, è partito da Piazza Prefettura e ha sfilato per le vie del centro storico, sino alla zona di Piazza Castello. «Nessuno ha il diritto di togliere la vita a qualcuno. Nessuno ha il diritto di strappare un figlio ai propri genitori e alla sua famiglia. Claudio sicuramente ora sarai in un mondo migliore, la tua voglia di vivere e il tuo sorriso rimarranno per sempre nei nostri cuori», recitava uno striscione con sopra una foto del ragazzo.

«Claudio è figlio di tutti» e «Quando spegnete il sorriso di una persona ricordatevi di vergognarvi» si leggeva su altri. Una triste vicenda che riaccende i riflettori sul tema della sicurezza nelle zone della movida, dove sono scattati controlli a tappeto delle forze dell'ordine, che andranno avanti anche nei prossimi mesi.

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