In un momento di forte incertezza e preoccupazione non passa in secondo piano l'urgenza di portare avanti il cosiddetto Green Deal europeo. Nonostante tutto, resta una priorità il piano di strategie e misure utili a rendere più sostenibile e meno dannoso per l'ambiente lo stile di vita in Europa. È un progetto ambizioso, che interesserà decine di milioni di persone, a cui lavoreranno per anni tutte le principali istituzioni europee, e che ha l'ulteriore ambizione di dare il buon esempio nella lotta contro il cambiamento climatico, riducendo in primis il riscaldamento globale. In quest'ottica rientra l'impegno del singolo e della società, della piccola impresa e della grande azienda. Tutti chiamati a dare il proprio contributo.
Cattolica Assicurazioni da tempo si impegna in questo senso. Tanto da avere come mission l'integrazione tra fattori ambientali, sociali e di governance per gestire i rischi e generare i rendimenti. Non solo. A dimostrarlo anche l'adesione in prima persona del Chief Investment Officer del Gruppo Massimo di Tria (nella foto sopra) alla lettera d'appello presentata a settembre alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e firmata dai manager delle maggiori imprese europee. Nella lettera di Tria e gli altri manager chiedevano all'Unione Europea di puntare con decisione sulla linea tracciata dal Green Deal, attraverso «l'implementazione del pacchetto di ripristino, con lo scopo di rendere l'Europa il primo continente climaticamente neutro entro il 2050». Il riscontro è stato immediato.
Nell'attesa che si traduca in intervento concreto, Cattolica Assicurazioni continua con convinzione nel percorso sostenibile intrapreso. L'impegno attivo del Gruppo è innanzitutto rappresentato dalla piena responsabilità del ruolo importante che, come investitore istituzionale, può svolgere negli ambiti della tutela ambientale, dello sviluppo sociale e del rispetto della governance. «Nell'ultimo biennio abbiamo acquisito una maggior consapevolezza sul piano dell'implementazione, che ci ha condotto a definire un processo strutturato per l'integrazione dei fattori ESG (Environment Social Governance) nelle scelte di investimento, culminato con la sottoscrizione dei Principi dell'Investimento Responsabile delle Nazioni Unite (UNPRI) nel 2019», spiega di Tria. Strategia che si traduce nella volontà di promuovere gli investimenti tematici, volti a migliorare la sostenibilità mediante la selezione di prodotti che identificano macro-trend destinati a guidare i futuri sviluppi socio-economici. In particolare, negli ultimi anni c'è stato un interesse crescente per il cambiamento climatico e l'invecchiamento della popolazione.
Cattolica sta puntando su questi ambiti, mediante la costituzione e la partecipazione a fondi specializzati, oltre alla sottoscrizione di obbligazioni per il sostegno a progetti specifici. Dalla teoria alla pratica, un passo alla volta nella direzione giusta e all'insegna della sostenibilità.
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