Domani ricorre la "Giornata Mondiale contro la tratta di persone" promossa dalle Nazioni Unite. E, durante la preghiera dell'Angelus di oggi, papa Francesco ha voluto rinnovare l'appello ai leader politici affinché combattano la tratta dei migranti e ha invitato ogni singolo cittadino "denunciare le ingiustizie e contrastare con fermezza questo vergognoso crimine". Una preghiera che è piaciuta anche a Matteo Salvini che, nei giorni scorsi, è stato duramente attaccato da Famiglia Cristiana che lo ha paragonato a Satana proprio per la sua linea dura contro l'immigrazione.
"Anche qui a Roma c'è la tratta". L'intervento di Bergoglio in piazza San Pietro è durissimo. "Questa piaga riduce in schiavitù molti uomini, donne e bambini con lo scopo dello sfruttamento lavorativo e sessuale, del commercio di organi, dell'accattonaggio e della delinquenza forzata", denuncia il Santo Padre alla vigilia della "Giornata Mondiale contro la tratta di persone" promossa dalle Nazioni Unite. "Le rotte migratorie - sottolinea il Pontefice durante l'Angelus - sono spesso utilizzate da trafficanti e sfruttatori per reclutare nuove vittime della tratta". Da qui l'appello, rivolto indiscriminatamente a tutti i cittadini, affinché denuncino le ingiustizie e contrastino "con fermezza questo vergognoso crimine". Dinnanzi all'ennesimo appello di Bergoglio, alcuni giornalisti hanno chiesto a Salvini se fosse d'accordo. E il ministro dell'Interno non solo si è detto "contento" per il fatto che "anche il Santo Padre ritenga la tratta di esseri umani un crimine infame", ma anche ricordato che, da quando quando è arrivato al Viminale (ormai 59 giorni fa), sta "combattendo scafisti, trafficanti e mafiosi" con l'obiettivo di "salvare vite e garantire un futuro migliore in Italia e in Africa".
Nei giorni scorsi Salvini è finito proprio al centro di un dibattito per la copertina di Famiglia Cristiana. "Vade retro", titolava a caratteri cubitali il settimanale dei Paolini dividendo letteralmente il popolo cattolico che non si è trovato affatto d'accordo. In una intervista al Sunday Times, però, minimizza la portata dello scontro. "È solo una minoranza della chiesa politicamente motivata ad attaccarmi...", fa notare ricordando che "persino nel Vangelo si può trovare ampia conferma che i numeri e limiti sono importanti".
"Anche se negli ultimi due mesi abbiamo avuto quasi 30mila arrivi in meno rispetto all'anno scorso - prosegue il leader leghista - l'immigrazione in Italia porta essenzialmente a un problema di disoccupazione legato a un surplus di manodopera". Il suo obiettivo è avere una immigrazione "legale, qualificata e positiva" e "non le 700mila persone che sono arrivate con i barconi negli anni recenti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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