Sono circa 2,5 milioni gli elettori chiamati al voto nella piccola Repubblica del Congo, da non confondersi con la notevolmente più grande Repubblica Democratica del Congo. Si vota per il presidente della Repubblica e il favorito è ancora una volta l'irriducibile presidente uscente Denis Sassou Nguesso, che in caso di rielezione incasserebbe il quarto mandato. Il presidente ha 77 anni ed è al potere da 36 ma ambisce a restare ben saldo a Brazzaville per altri cinque anni. Si fa beffe delle accuse preventive dei suoi avversari, che contestano in anticipo la regolarità delle operazioni di voto e scrutinio e spera di vincere già al primo turno.
A rendere ancora più improbabile la ricorsa del suo principale avversario e oppositore storico, Guy-Brice Parfait Kolelas, sessantenne, il fatto che questi sia recentemente risultato positivo al Covid-19 e in un video diffuso nel giorno di chiusura della campagna elettorale, quando avrebbe invece dovuto fare un discorso pubblico, sia apparso molto provato. Secondo il capo della sua campagna elettorale Kolelas oggi dovrebbe essere trasferito in Francia per essere curato. «Miei cari compatrioti, sto lottando contro la morte, ma nonostante ciò, vi chiedo di alzarvi. Votate per il cambiamento», aveva detto nel video pubblicato sabato. L'oppositore, che nelle elezioni del 2016 aveva incassato all'incirca il 15 per cento dei voti, è da anni molro critico nei confronti del leader in carica e nei giorni scorsi ha dichiarato che la Repubblica del Congo è diventata «uno stato di polizia».
Le
autorità hanno tagliato l'accesso a Internet durante la notte tra sabato e ieri, prima dell'apertura dei seggi elettorali, e non si prevede di ripristinarlo fino all'annuncio dei risultati provvisori nel corso della settimana.
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