Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte affila le armi in vista del G7 in programma l'8 e il 9 giugno in Canada. "La prima posizione dell'Italia - dice lasciando l'Aula di Montecitorio dove si è recato per il dibattito sulla fiducia al governo - sarà farsi conoscere e possibilmente, la seconda, farsi rispettare". Poi ha reso noto che domani si terrà un Consiglio dei ministri in cui saranno affrontati solo provvedimenti in scadenza. Sul tavolo non vi sarà alcuna misura del programma e non saranno affontate neanche decisioni simboliche prima del rientro del premier dal Canada
Intanto, con la partita dei sottosegretari ancora aperta (dovranno esserne nominati di 43 figure, compresi i viceministri), da fonti del governo si apprende che Conte terrà per sé la delega sui servizi segreti.
Di cosa si parlerà al G7 in Canada
Considerato il pochissimo tempo tra l’insediamento del governo e lo svolgimento del G7, l’Italia prenderà parte ai lavori con il dossier predisposto dall’ufficio diplomatico del predecessore di Conte, Paolo Gentiloni. Il presidente Conte si confronterà con Donald Trump, Angela Merkel, Emmanuel Macron, Theresa May, Shinzo Abe e il padrone di casa Justin Trudeau.
Tra i temi più importanti in discussione i dazi introdotti dagli Stati Uniti su acciaio e alluminio (e la risposta dell'Ue), le sanzioni all'Iran
sul nucleare, i problemi legati all'immigrazione. Ma si parlerà anche di altri temi: investimenti per la crescita, cambiamento climatico, lotta all'inquinamento dei mari causato dalla plastica, sicurezza e pace nel mondo.
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