Gentile direttore,
da giorni stiamo assistendo ad una discussione surreale sull'utilizzo dei fondi che l'Ue ha messo a disposizione dell'Italia.
In questo scenario il Mezzogiorno d'Italia è fondamentale. Ed è proprio, purtroppo, per le condizioni di arretratezza nelle infrastrutture, nelle reti digitali e nel sistema ospedaliero che l'Italia ha avuto una cifra superiore alle altre nazioni europee. Quindi questi fondi dovrebbero servire a riequilibrare le sorti di una parte importante, non solo dell'Italia, ma della stessa Unione Europea.
Invece il governo Conte, che fa sfoggio di meridionalismo solo a parole, alla prima occasione utile ha scippato al Mezzogiorno quanto gli era dovuto. Negando, persino, la quota in base alla percentuale di popolazione residente. Una follia.
Ed è per questo che oggi con i governatori di tutte le regioni meridionali abbiamo deciso di riunirci, al di là degli schieramenti a cui pure apparteniamo, per trovare un'unica piattaforma politica e programmatica da porre a Roma. I fondi messi a disposizione dovranno servire - ad esempio per la Basilicata - a costruire quella rete infrastrutturale, sia materiale che digitale, che ne esaltino il ruolo di cerniera tra le varie regioni del Sud Italia. Non è solo una questione di fondi, quella che mi permetto porgere alla Sua attenzione, ma anche quella della rappresentanza politica.
Grazie a quella scellerata riforma costituzionale, che taglia in maniera impropria 300 tra deputati e senatori, la Basilicata si troverà di fatto senza una rappresentanza politica adeguata. Le significo questo come ulteriore segno di disagio, ma anche di assoluta mancanza di sensibilità verso le regioni a Sud di Roma. Si tratta ora di invertire la rotta. Ed è questo quello che ci aspettiamo.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.