Si sbagliava di grosso chi era convinto che la nuova era targata Giuseppe Conte sarebbe stata rose e fiori per il Movimento 5 Stelle. Dopo il braccio di ferro con Davide Casaleggio e Beppe Grillo, in molti pensavano che la strada fosse tutta in discesa. "Finalmente si parte e nessuno ci fermerà", era il mantra della galassia pentastellata. Che ora però deve fare i conti con il primo incidente ufficiale della nuova avventura: la senatrice Elena Botto ha lasciato il gruppo grillino per approdare al Misto. L'ex 5S lo ha annunciato attraverso un post pubblicato su Facebook: "Me ne vado dal Movimento 5 Stelle che, ormai da troppo tempo, non è più la mia casa politica. Nella politica il compromesso, la mediazione, hanno un valore positivo e persino nobile se sono al rialzo, non al ribasso. Nel tempo ci sono stati troppi ribassi", è stata la spiegazione fornita.
Caos sulla giustizia
Ma per l'ex presidente del Consiglio gli ostacoli non sono affatto terminati. Anzi, tutto ciò potrebbe essere solamente l'inizio. A preoccupare il leader in pectore del M5S è la riforma della giustizia: il compromesso partorito con il premier Mario Draghi e il ministro Marta Cartabia ha creato un notevole malcontento nei gruppi e nella base grillina. Una situazione esplosiva su cui i 5 Stelle hanno promesso battaglia, così come testimonia la valanga di emendamenti presentati.
Sul tema resta ancora forte l'incertezza, a partire dalle tempistiche. Draghi vuole chiudere subito la partita per poi concentrarsi su green pass e scuola, ma sa benissimo che il timing è soggetto a folate di vento che provengo da veti e ricatti dei vari partiti di maggioranza. La riforma è attesa in Aula venerdì per la discussione generale ma - considerando l'impasse che si avverte in commissione - c'è chi non esclude uno slittamento di qualche giorno per il via libera finale, magari all'inizio della prossima settimana.
Altri guai per Conte?
La sensazione è che per Conte siano in arrivo altri guai politici nella sua nuova esperienza a capo dei 5 Stelle. All'interno dei gruppi si registra una grossa agitazione per la linea adottata dall'avvocato: "Non ne possiamo più di farci dettare continuamente la linea dai quotidiani amici". Anche perché, riferisce una fonte 5S a Marco Antonellis su Italia Oggi, viene fatto notare che si tratta di una "linea oltranzista", mentre tutti sanno che il nuovo Movimento è nato "come forza tranquilla, moderata e istituzionale per volontà dello stesso Conte". La maggior parte degli esponenti pentastellati sostiene dunque che nel nuovo corso non ci saranno le attitudini per fare barricate.
La convinzione è che "Conte tirerà la corda fino all'ultimo secondo possibile ma poi dovrà cedere perché questo è quello che ha assicurato a Beppe Grillo". Il timore è che l'ex premier possa già perdere il controllo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.