Ci vorrà ancora qualche giorno prima di approvare il decreto che introduce l’elenco dei luoghi dove si potrà entrare soltanto muniti di green pass. È questo l’orientamento del governo emerso nelle ultime ore. Mario Draghi sa che la questione è delicata ed ha deciso di proseguire con la massima cautela. Sull’obbligo vaccinale per i professori e la certificazione per navi, aerei e treni il premier è orientato a far trascorrere un’altra settimana così da analizzare l’andamento della curva epidemiologica nel nostro Paese, tenendo sotto osservazione anche quanto avviene all’estero.
In questo arco di tempo l’esecutivo non resterà immobile. Perché ci sono altri temi da affrontare. "Prima si chiude la partita sulla giustizia e poi si prendono i nuovi provvedimenti", è la linea confermata anche durante l’incontro avvenuto nella giornata di oggi tra il presidente del Consiglio ed il leader della Lega, Matteo Salvini, durante il quale si è discusso di campagna vaccinale, green pass e misure di contrasto al Covid-19. Incontro che una nota di palazzo Chigi ha definito "cordiale e proficuo".
L’obbligo vaccinale per professori e studenti era stato sollecitato dall’Associazione presidi al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. Dai dati, però, emerge che oltre l’80% del personale scolastico è già stato immunizzato. Per questo si è ritenuto opportuno attendere per verificare se in vista dell’avvio dell’anno scolastico altri decideranno di prenotare l'inoculazione. Il premier, riferiscono fonti della maggioranza, sarebbe ancora orientato ad introdurre l'obbligo vaccinale per i professori in modo da permettere il ritorno in classe in sicurezza. Considerati anche i numeri Draghi ha deciso di prendersi ancora del tempo prima di decidere.
Il decreto legge sulla scuola e sui trasporti sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri la prossima settimana. Salvini ha, però, ribadito la propria contrarietà ad una stretta per il personale scolastico. "Le libertà per me sono sacre, invito tutti coloro che rischiano la vita a vaccinarsi, perché in quel caso il vaccino salva la vita. Ma nessuno mi convincerà mai che obbligare a vaccinare i bimbi di 12 anni sia una scelta utile", ha spiegato ai giornalisti l’ex ministro dell’Interno al termine dell’incontro con il premier. Il segretario della Lega ha, inoltre, evidenziato di non ritenere che ci sia necessità di ulteriori provvedimenti sull'estensione del green pass: "Se la situazione si complica bisogna correre ai ripari, ma complicare la vita a 30 milioni di italiani e milioni di operatori economici, a mamme e papà di ragazzi di 12, 13, 14 anni francamente no".
Il governo dovrà anche discutere se sia necessario rendere obbligatorio il green pass per treni, aerei e navi già dal 6 agosto o se, invece, si potrà rinviare l’introduzione del documento alla fine di agosto. In questo caso i dubbi sono legati ai timori per il turismo. Molti italiani hanno già prenotato le vacanze. L’eventuale misura potrebbe spingere non poche persone ad annullare il viaggio: ciò avrebbe effetti pesanti sul settore del turismo, già duramente colpito dalla pandemia e dalle misure anti-contagio.
Una posizione ribadita da Salvini. "C’è una stagione turistica in pieno corso e prima di complicare la vita agli operatori commerciali e alle famiglie, con dei figli, aspettiamo dei dati. Ci penseremo la settimana prossima in base ai dati. Per il momento sono tutti sotto controlllo", ha spiegato il leader della Lega dopo il colloquio con Draghi.
Il rinvio del decreto, come scritto in precedenza, è dovuto alla volontà di chiudere la discussione sulla riforma del processo penale.
Il ministro della Giustizia, Marta Cartabia ha incontrato questa mattina i rappresentanti della maggioranza. Un vertice 'tecnico’, come è stato riferito, che non ha affrontato i principali nodi sul tavolo: non si è infatti discusso dell'ipotesi di allargare lo stop all'improcedibilità sui reati legati alla mafia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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