La tensione cresce ora dopo ora. Questa sera il leader di Italia Viva sarà ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta da dove potrà servire una mozione di sfiducia al presidente del Consiglio dettando le sue condizioni che però non piaceranno a Palazzo Chigi. Dal salotto televisivo, Matteo Renzi potrebbe proporre anche una fase di larghe intese con tutte le forze politiche per dare vita a diverse riforme. Il senatore di Iv denuncerà soprattutto l'immobilismo di Giuseppe Conte, troppo debole per guidare l'Italia.
In un primo momento il premier si è detto pronto a portare la questione in Parlamento. Adesso però, a poche ora dall'intervista a Renzi, il premier tira dritto: "Sono e siamo concentrati... è stato molto proficuo il clima che si è verificato sui tavoli di lavoro, il confronto con le forze di maggioranza. Abbiamo messo a punto una serie di idee", ha spiegato Conte a chi gli domandava questa mattina se farà una verifica sui numeri del suo governo in Parlamento.
"Nei prossimi giorni ci sarà una cura da cavallo per il sistema Italia - ha aggiunto il premier -. Siamo in emergenza, quindi questi giorni sono la base per ripartire. I numeri di crescita non ci possono soddisfare, possiamo parlare di vera e propria emergenza, che dobbiamo condividere tutti. Il sistema Italia dà il meglio di sé davanti all'emergenza singola, vedi il ponte Morandi, adesso sull'Ilva. Tutti, assolutamente tutti, dobbiamo lavorare, ognuno per le responsabilità che si assume in base ai ruoli ma dobbiamo contribuire tutti e ne verrà fuori una cura da cavallo per sistema Italia". Parole che sembrano voler strigliare i renziani. "Siamo in emergenza nazionale, e noi quando siamo in emergenza nazionale riusciamo a coordinare le nostre forze al meglio e farle esprimere al meglio - ha ribadito Conte -. Dobbiamo lavorare come se fosse un’emergenza nazionale".
Giuseppe Conte sembra quindi tirare dritto e riportare la maggioranza all'ordine. Ma Renzi si prepara a sparigliare le carte questa sera da Bruno Vespa. ''La discussione sulla prescrizione è stata fondamentale, ma pur tenendo fermo quel fronte dobbiamo andare oltre. Lancerò quindi un accordo sulle riforme, il più ampio possibile. Un patto di legislatura. Il modello migliore mi sembra quello del 'sindaco d'Italia', quindi l'elezione diretta del premier'', avrebbe confidato l'ex sindaco di Firenze ieri ai suoi.
Ma intanto dall'opposizione, Matteo Salvini respinge già l'idea renziana: "L'unico governo possibile è quello che devono scegliere gli italiani. L'elezione diretta del presidente non deve essere una scusa per tirare a campare".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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