Continua la fuga dal M5S: "Hanno tradito i principi originari"

L'ormai ex grillina Lozzi lascia il Movimento 5 Stelle: "Non c'è mai stato dialogo e chi critica viene espulso, così hanno illuso gli elettori"

Continua la fuga dal M5S: "Hanno tradito i principi originari"

Altre fughe, altri addii, altre dure accuse e altri strappi: il Movimento 5 Stelle continua a essere dilaniato al suo interno e a perdere pezzi. L'ultimo caso di abbandono riguarda Monica Lozzi, che ha annunciato di aver lasciato il M5S perché sono stati traditi "i principi originari" che l'avevano spinta a fare politica. Il presidente del Municipio VII ha formalizzato l'addio e nella mattinata di oggi, giovedì 23 luglio, ha preso parte alla conferenza stampa che Gianluigi Paragone ha convocato alla Camera per annunciare la nascita del suo partito "Italexit".

Ed effettivamente l'ex grillina, come riportato da Roma Today, ha fatto sapere di seguire proprio la linea politica del giornalista, anche se ha precisato che per le elezioni locali verranno presentate delle liste civiche - nei municipi e al Comune - "che non prenderanno quel nome, troppo connotato a livello nazionale". Già nelle scorse settimane aveva annunciato la sua candidatura a sindaco di Roma alle prossime elezioni: successivamente verrà comunicato il nome della civica in questione, ma garantisce che sarà del tutto estranea a coalizioni di centrodestra e centrosinistra.

"Nel M5S non c'è dialogo"

Non sono mancate durissime accuse nei confronti dei suoi ormai ex compagni di partito: "Il sogno è stato mandato in frantumi da una classe dirigente non all’altezza e priva di ogni vera visione politica e capacità di ascolto". Proprio sulla mancanza di dialogo si è focalizzata la spiegazione della sua decisione, denunciando che nel gruppo pentastellato vi è un'assoluta carenza di discussione e confronto: "Non ci sono spazi democratici di condivisione e non c’è la possibilità di valorizzare realmente il territorio. Il confronto non c'è mai stato e chi critica viene espulso".

Una situazione che ha portato la Lozzi a prendere una scelta inequivocabile: "Oggi esco da un partito che ha disatteso gran parte delle sue istanze, illudendo i cittadini di poter e voler davvero cambiare le cose in questo Paese". È convinta che si tratti dell'unica decisione plausibile in grado di preservare dignità e coerenza: "La democrazia interna si è rivelata una cieca oligarchia e una comunità anti sistema è diventata un centro di potere asservito con la sola finalità di preservare alcune posizioni personali raggiunte.

Esco da un simbolo che lascio a quei pochi che forse ne usufruiranno in futuro". Infine ha ribadito che continuerà a svolgere il ruolo di presidente del Municipio VII di Roma nel rispetto del programma elettorale con cui è stata eletta.

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