Controffensiva degli ucraini. "Siamo alla frontiera russa"

Annuncio di Kiev. Il Cremlino: "Hanno armi biologiche ai nostri confini". Severodonetsk, blitz sull'ospedale: 10 morti

Controffensiva degli ucraini. "Siamo alla frontiera russa"

Fino al confine. Le truppe ucraine del 227esimo battaglione appartenente alla 127esima brigata, che difendono Kharkiv, la seconda città del Paese, a Nord-Est, avrebbero raggiunto il confine con la Russia, respingendo il nemico. Il governatore Oleh Sinegubov su Telegram lo annuncia in mattinata, poi compare un video in cui si vedono alcuni soldati ucraini davanti a una frontiera in un luogo imprecisato. «Siamo arrivati, siamo qui», dice un militare. E nel pomeriggio arriva l'esultanza del presidente Volodymyr Zelensky: «Ragazzi, grazie mille da tutti gli ucraini, da tutti, da me stesso, dalla mia famiglia! La mia gratitudine è senza confini! Auguro a tutti buona salute, abbiate cura di voi! Grazie. Gloria all'Ucraina!».

Un po' di orgoglio, un po' di propaganda. Ma la controffensiva ucraina nel Nord del Paese è ormai evidente. I russi stanno ritirandosi e i loro pochi attacchi, come il tentativo di sfondamento del confine ucraino nella regione di Sumy, sono respinti dalle forze di Kiev. I russi ormai si affidano spesso alle forze bielorusse per tenere impegnato il nemico e impedirgli di impiegare tutti i propri uomini a Sud e nel Donbass.

E proprio in queste due regioni gli uomini di Putin stanno riversando tutti i loro sforzi. Nel Donbass si prepara un massiccio attacco all'oblast di Lugansk, dove i russi hanno accumulato già oltre 2.500 mezzi militari. Ieri a Severodonetsk, proprio nel Lugansk, duro attacco dal cielo. «Almeno 10 persone sono state uccise. Al momento è estremamente difficile controllare l'area a causa dei nuovi bombardamenti», riferisce Serghi Gaidai, governatore dell'oblast. Colpito anche un ospedale, dove sono rimasti feriti in nove. Gli ucraini stanno cercando di ostacolare l'avanzata russa verso Severodonetsk e Lysychansk distruggendo i punti sul fiume. Nella regione di Donetsk violenti bombardamenti lungo l'intera linea del fronte, con i russi che cercano di distruggere gli impianti industriali.

A Sud, è ancora Kherson il fronte più caldo. I russi bombardano insediamenti e posizioni delle forze armate ucraine. Combattimenti vicino alla città e nelle località di Zelenodolsk, Kryvyi Rih, Snihurivka e Mykolayiv. I residenti locali segnalano danni significativi e la distruzione di case, scuole, asili e infrastrutture stradali. Sotto attacco anche Odessa, dove i missili russi, nel tentativo di danneggiare il ponte sull'estuario del Dnestr, ai confini con la Romania, hanno distrutto un centro ricreativo, strutture turistiche ed edifici residenziali. Tre feriti tra i quali un bambino piccolo. Tra le forze che combattono per l'Ucraina ucciso Pavel Volat, un comandante del battaglione bielorusso Kastus Kalinowski durante l'operazione di liberazione di un villaggio ucraino dall'occupazione russa. È il sesto bielorusso a morire per l'Ucraina dal 24 febbraio.

Guerra guerreggiata ma anche guerra di parole. Ieri Vladimir Putin ha accusato l'Ucraina di aver «fatto dei suoi nazisti degli eroi nazionali. Il neonazismo rampante è stato osservato da tempo in Ucraina, l'Occidente chiude un occhio su questo».

E ha accusato gli Stati Uniti di aver «creato decine di laboratori e centri biologici specializzati» per la produzione di «armi biologiche» nel territorio dell'ex Unione Sovietica. «Durante l'operazione speciale in Ucraina sono state ottenute prove documentali che dimostrano che, nelle immediate vicinanze dei nostri confini, sono stati creati componenti di armi biologiche».

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