Meloni gela Speranza: ecco la commissione sul Covid

Fratelli d'Italia ha già depositato il testo della commissione d'Inchiesta sul Covid: "Pronti a collaborare". Italia Viva d'accordo. E Fdi potrebbe cedergli la presidenza

Meloni gela Speranza: ecco la commissione sul Covid

Detto, fatto. O meglio: ogni promessa è debito. Il discorso con cui Giorgia Meloni ha presentato le sue linee programmatiche e “licenziato” il “modello Speranza” per la gestione della pandemia era stato chiaro: “Qualcosa” negli ultimi due anni “non ha funzionato” e quindi non solo “non replicheremo” l’approccio adottato dal Conte II e da Draghi, ma “faremo chiarezza su quanto avvenuto durante la gestione della crisi pandemica”. Tradotto: commissione di inchiesta sul covid. Le parole si sono già tradotte in fatti: tre giorni fa FdI ha già depositato la proposta di legge a prima firma Galeazzo Bignami e già si annusano accordi con un pezzo della minoranza.

Prima di tutto le notizie. La prima - dicevamo - è che Fdi ha formalizzato la proposta, come anche la Lega e Italia Viva. La seconda invece riguarda la tipologia di Commissione: si tratterebbe di una Bicamerale di Camera e Senato. La terza è ancor più succulenta: fonti di Fratelli d’Italia fanno sapere al Giornale che “non è escluso” che la presidenza dell’eventuale commissione “possa andare a Italia Viva”. Cioè al partito di Matteo Renzi, il quale ieri nel suo discorso sulla fiducia al Senato si è mostrato “morbido” verso Meloni e molto più duro verso il Pd. "La Commissione d'inchiesta del Covid dovrebbe essere guidata da uno di Fratelli d'Italia non da uno nostro. - ha replicato però l'ex premier - Ho tutto l'interesse ad avere la Commissione ma se devo essere onesto intellettualmente è più giusto che la guidi chi era all'opposizione". Vedremo.

La proposta di legge è identica a quella depositata l’anno scorso. Ma che rimase lettera morta. Anzi, peggio: la maggioranza pensò di istituirne una, ma limitandone le ricerche al periodo precedente la dichiarazione di pandemia da parte dell’Oms. In pratica: nessuno avrebbe indagato oltre il 20 gennaio 2020, salvando così il governo Conte II. Stavolta potrebbe andare diversamente. Meloni è infatti convinta che “qualcosa” sia andato storto e che “l’Italia era drammaticamente e colpevolmente impreparata ad affrontare” il virus portando l’Italia ad essere, nonostante le misure restrittive poi messe in atto, il Paese “al primo posto in Europa per numero di decessi ogni 100mila abitanti”.

Il compito non sarà semplice. Fdi intende indagare sul mancato aggiornamento del piano pandemico, ma anche sul perché non venne attivato dopo la dichiarazione di emergenza internazionale da parte dell’Oms. E poi la sottovalutazione del rischio, l'errata comunicazione delle istituzioni e l'impreparazione del sistema sanitario. Ma l’obiettivo è anche quello di scoperchiare il pentolone sul misterioso “piano segreto” e sulle "ragioni della sua mancata pubblicazione”. Per non dimenticare lo “scandalo nello scandalo”, ovvero il dossier dell’Oms, redatto da Francesco Zambon, e fatto ritirare dal sito dell’Organizzazione. E ancora: la Commissione dovrà esaminare la natura e l’attività della task force di Speranza, verificare il rispetto delle normative nazionali e internazionali, controllare i rapporti intercorsi tra l’Italia e Oms, spiegare “l’inefficienza nella gestione delle prime settimane". E infine portare alla luce tutte quelle ombre che, scrive FdI, hanno “segnato in maniera tragica il destino dell'intera nazione”.

Dal punto di vista tecnico, la Commissione dovrebbe durare massimo 18 mesi. Ne farebbero parte venti senatori e venti deputati, nominati dai rispettivi presidenti in proporzione ai gruppi parlamentari. Il presidente "deve appartenere all’opposizione", da qui l'ipotesi Italia Viva che secondo alcuni sarebbe il modo migliore per evitare intoppi qualora l'indagine dovesse arrivare a lambire anche le Regioni. Il testo della proposta di istituzione, dicono da Fdi, è “aperto” e non un “diktat”. Insomma: ci si può lavorare.

“Questo era un impegno assunto in campagna elettorale da Giorgia Meloni - dice al giornale.it Galeazzo Bignami - se qualcuno credeva che avremmo contribuito a mettere la polvere sotto il tappeto si sbagliava. E lo stiamo dimostrando”.

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