"Speranza ha vissuto un anno sotto pressione, non lo invidio, cercheremo di sostenerlo". È questa la promessa fatta da Matteo Salvini nel corso del suo intervento al programma "The Breakfast Club" su Radio Capital. Il leader della Lega ha usato toni soft nei confronti del ministro, confermando così il suo nuovo corso iniziato con la decisione di entrare nella maggioranza che sostiene il nuovo governo Draghi. Salvini non ha risparmiato critiche ad esperti e scienziati impegnati nell’emergenza sanitaria.
Situazione Covid
"Non è possibile che ci siano medici che dicono una cosa e altri che dicono l'opposto", ha affermato ancora l’ex ministro dell’Interno che ha aggiunto come il Cts sia “da rimpolpare, rinforzare con energie nuove e idee nuove. Conosco tanti primari che il Covid non lo commentano in Tv ma lo combattono da una corsia di ospedale". "C’è un momento- ha continuato Salvini- in cui bisogna deporre l’ascia di guerra dei partiti, lavorare insieme e parlare di salute e occupazione. Andiamo oltre alle etichette, altrimenti non avrei mai votato Draghi il banchiere".
Il leader della Lega si è soffermato su questioni più specifiche. Uno dei temi principali è quello delle riaperture. La crisi economica provocata dalla pandemia sta colpendo duramente il sistema economico italiano. Salvini ne è consapevole così come è conscio che ci sono numerose attività allo stremo. Per questo è necessario intervenire subito. "È prioritario parlare con Draghi delle aperture serali", ha garantito il leader della Lega che ha evidenziato: "Se uno può andare a pranzo in maniera sicura, perché non può andarci anche a cena?". Salvini ha spiegato di non voler entrare troppo nella questione ammettendo di voler commentare "la voglia di riaprire di migliaia e migliaia di gestori di bar, ristoranti, palestre, teatri, cinema, impianti sportivi, scuole di danza".
La campagna vaccinale
Altro delicato tema è quello della gestione della campagna vaccinale su cui Salvini si è detto molto critico: "Si deve correre e invece si sta camminando. Non capisco se l’errore è a Bruxelles o a Roma. Ho sentito Zaia che sta provvedendo di suo, altrimenti non ne usciamo. Dovrebbe garantire Arcuri, ma se garantisce i vaccini come le scuole e l’Ilva, aiutarlo è un dovere". Il leader della Lega ha spiegato che l'eventuale decisione di cambiare il Commissario all’emergenza spetta a Draghi che "saprà fare le sue scelte". "Io- ha continuato- mi sto occupando di lavoro". Un affondo contro Arcuri, però, Salvini non lo risparmia: "Uno che prepara il bando per i capannoni per i vaccini mentre mancano i vaccini è come uno che fa la casa e parte dal caminetto, qualcosa non gira”.
Il nuovo corso
Nel suo intervento Salvini ha parlato anche del quadro politico in Italia che in queste ultime settimane si è modificato con la nascita del governo Draghi. Sulla caratterizzazione delle forze politiche il leader leghista ha specificato: "Mica è un insulto europeista, sovranista, fascista... sono categorie superate. Se riusciamo a portare un po’ più di Italia in Europa a me le etichette non interessano". Salvini ribadisce che oggi ci sono tante cose da fare "poi continuiamo a litigare a emergenza finita, in questo momento ci si richiede di collaborare e io ci sono".
In molti hanno guardato con interesse al cambio di Salvini anche su un tema storico della Lega, come l’immigrazione. Ma l’ex ministro ha subito precisato:"Al prossimo sbarco dirò esattamente quello ho detto fino alla settimana scorsa: chiederò a Draghi un comportamento europeo, controlliamo chi entra e chi esce".
Il governo
Sui tecnici scelti da Draghi, il leader leghista ammette: "Molti non li conosco. Vorrei incontrare e conoscere Giovannini. È vitale sbloccare i cantieri fermi". Di una cosa, però, Salvini si è detto certo: con il nuovo premier si volta pagina anche sul modo della comunicazione. "Questo era il modello Conte-Casalino dell’annuncio della domenica sera che entra in vigore il lunedì mattina. Ho modo di pensare che con Draghi, non appena sarà in carica, cambieranno alcune situazioni, a partire dal livello di tempistica. La scelta la devi comunicare per tempo, va bene la salute, ma dalla sera alla mattina". Per Salvini, quindi, la comunicazione "giorno e notte di virologi, consulenti, scienziati che dicono uno e l’opposto dell’altro dovrà cambiare profondamente".
Il leader della Lega ha, poi, confermato come attualmente sia in dialogo aperto con tutti: "Sto incontrando e sentendo al telefono i responsabili di tutti i partiti, da Forza Italia a Renzi". Proprio ieri, infatti, c’è stato l’incontro con il segretario dem, Nicola Zingaretti.
Incontro nel corso del quale, ha spiegato Salvini, "abbiamo parlato di lavoro, ci sono 140 crisi aziendali e sono ferme da mesi, il 31 marzo c’è lo sblocco dei licenziamenti: o si interviene per tempo o sarà il caos”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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