Crisi, centrodestra compatto: "L’Italia ha bisogno di un governo capace"

I leader del centrodestra si consulteranno ogni giorno per seguire gli sviluppi della crisi di governo e concordare strategie comuni

Crisi, centrodestra compatto: "L’Italia ha bisogno di un governo capace"

"L'Italia ha bisogno di un governo capace di affrontare le difficili sfide che il Paese si trova davanti, non di un esecutivo zoppicante che si regge su una maggioranza raccogliticcia". È quanto si legge in una nota congiunta firmata dal centrodestra dopo il vertice per fare il punto sulla crisi di governo che si è tenuto questa mattina.

Alla riunione, oltre ad Antonio Tajani (Forza Italia), Giorgia Meloni (Fdi) e Matteo Salvini (Lega) hanno partecipato anche Giovanni Toti (Cambiamo!), Lorenzo Cesa (Udc) e Maurizio Lupi (Nci). Nel corso del vertice è stato stabilito che, per seguire gli sviluppi della crisi del governo di Giuseppe Conte e concordare una strategia comune in vista di una possibile riedizione peggiorativa i leader dei partiti della coalizione si consulteranno ogni giorno fino alla sua soluzione. Una prova di compattezza, questa, che mira anche a disinnescare le voci su presunti "transfughi" pronti a lasciare la coalizione per correre in soccorso dell’esecutivo Conte.

Quello inerente la crisi di governo non è stato l’unico tema trattato nel corso del vertice. Durante la riunione, infatti, la coalizione si è confrontata sulle strategie per affrontare alcune questioni decisivi per il Paese: tra queste vi sono il piano vaccini, il Recovery plan, la scuola, i ristori e le nuove restrizioni anti-Covid.

"Il centrodestra è compatto, anche i centristi". Cosi il vice presidente di Forza Italia Antonio Tajani al termine del vertice del centrodestra. Il numero due degli azzurri esclude che si possano verificare uscite da FI per "rimpolpare" il presunto gruppo dei "responsabili". "Non mi risulta", ha risposto Tajani.

"Se Conte non è in grado di andare avanti si faccia da parte, il centrodestra è pronto ad offrire risposte concrete, la via delle elezioni è quella che segue mezza Europa", ha invece affermato Matteo Salvini incontrando i giornalisti. Il leader della Lega si mostra cauto sulla possibilità di un mandato esplorativo conferito al centrodestra se Conte non dovesse farcela: "Una cosa per volta, per me i numeri" nel centrodestra "ci sono. Italiani sappiano che noi numeri ce li abbiamo, noi ci siamo".

L’ex ministro dell’Interno ha poi svelato che ci sono alcuni esponenti pentastellati che stanno bussando alle porte della Lega in quanto insofferenti per le manovre salva-esecutivo, anche attraverso l'entrata in scena dei cosiddetti "responsabili", che sarebbe in corso in queste ore.

"Noi siamo pronti per andare in Aula lunedì e martedì, in queste ore diversi senatori dei Cinque Stelle, fedeli alla trasparenza, che non vogliono un governo Conte-Tabacci-Mastella che ci stanno dicendo che non si può andare avanti così, sono imbarazzati e disgustati, un conto è il governo del cambiamento, un altro quello del tradimento", ha dichiarato infine Salvini.

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