Csm, la rete di Palamara: quelle riunioni notturne per pilotare le nomine

Negli atti processuali tutti i retroscena sui tentativi dell'ex consigliere del Consiglio Superiore della Magistratura per nominare un suo procuratore gradito al posto di Pignatone alla Procura di Roma

Csm, la rete di Palamara: quelle riunioni notturne per pilotare le nomine

Incontri a tarda notte in un hotel di Roma e biglietti di partite. Secondo gli atti processuali trasmessi dai magistrati di Perugia al Consiglio Superiore della Magistratura e al ministero della Giustizia, erano questi i "mezzucci" utilizzati da Luca Palamara per far nominare un procuratore a lui gradito al posto di Giuseppe Pignatone alla Procura di Roma.

Negli atti dei magistrati perugini viene ricostruita tutta la rete dell'ex consigliere del Csm per pilotare le nomine. Una trama fitta-fitta fatta di incontri in albergo, promesse, favori e contro-favori, così come ricostruito dal Corriere della Sera.

Insomma, trattative andate avanti per mesi e mesi per sistemare nei posti chiave magistrati "di fiducia", mettendo invece nel mirino Pignatone e il il procuratore aggiunto capitolino Paolo Ielo.

Il quotidiano di via Solferino ricostruisce alcuni degli intrallazzi, facendo anche i nomi del Pd Luca Lotti e del presidente della Lazio Claudio Lotito: "La riunione per chiudere la partita del procuratore di Roma si svolge a tarda sera in un albergo romano.

Nella stessa saletta ci sono il magistrato Luca Palamara, i due parlamentari del Pd Luca Lotti e Cosimo Ferri, e cinque consiglieri del Csm…".

In un altro colloquio, ecco appunto che Palamara, smpre regista delle operazioni, che incontra Lotito, che lo omaggia di biglietti da distribuire agli amici.

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