Dà fuoco alla compagna davanti ai due figli E lei mente per difenderlo

Fermato il convivente. Vittima una romena: all'inizio ha detto che era stato un incidente

Bepi Castellaneta

Lecce Prima la lite, l'ennesima discussione tra le mura di quella casa in un piccolo e sonnacchioso paese del Salento. Poi lui avrebbe cosparso la compagna di alcol dandole fuoco sotto gli occhi dei figli, due bambini di uno e tre anni, testimoni di un feroce pomeriggio di follia e del terrore quotidiano che si trascinava già da diverso tempo. L'aggressore è un romeno di 24 anni, si chiama Alexandru Edec Ionut, ha qualche precedente per furto, ed è stato sottoposto a fermo dai carabinieri. La donna, una connazionale della stessa età, è stata ricoverata nell'ospedale Perrino di Brindisi: ha riportato ustioni di secondo e terzo grado, è in prognosi riservata, ma i medici dicono non sia pericolo di vita.

È accaduto a Tuglie, centro agricolo di cinquemila abitanti, una trentina di chilometri da Lecce, non molto distante dalla costa di Gallipoli, già presa d'assalto dai turisti in questo primo scorcio d'estate. All'inizio, quando sul posto sono arrivati i soccorritori, la donna ha parlato di un incidente domestico, parole incerte e disperate innescate dal timore di una vendetta, il tentativo di alleggerire in qualche modo la posizione del convivente su cui già però si erano concentrati i sospetti degli investigatori. I quali non ci hanno messo per ricostruire quanto accaduto: nel giro di poche ore le indagini si sono concluse ed è scattato il provvedimento di fermo nei confronti di Ionut con l'accusa di lesioni gravi.

Fin dal primo momento i militari hanno imboccato la pista dell'aggressione in famiglia. Anche perché in passato c'erano stati altri episodi: in casa vigeva un clima di terrore, più volte ci sarebbero state discussioni sfociate in maltrattamenti da parte del 24enne. Secondo quanto emerso dall'inchiesta della Procura di Lecce, intorno alle 16 di sabato è accaduto di nuovo: c'è stato un furibondo litigio per futili motivi e l'uomo, ormai in preda a un raptus, ha cosparso di alcol la compagna e le ha dato fuoco. È stato lui stesso a dare l'allarme, chiamando il 118: i soccorritori si sono precipitati nell'abitazione e hanno prestato le prime cure; poi, vista la gravità della situazione, è scattata la corsa in ambulanza all'ospedale di Brindisi dove c'è un centro specializzato per le ustioni.

Nello stesso tempo sono cominciate le indagini dei carabinieri. La donna era in condizioni critiche, ma ha trovato comunque la forza di parlare con gli investigatori. La paura però le ha impedito di dire la verità: ha cercato di sviare i sospetti dal compagno, tentando di sostenere la tesi dell'incidente domestico. Una versione non compatibile con le ferite e crollata sotto i colpi dei gravi indizi che si sono accavallati nel giro di poche ore. I militari sono riusciti a convincere la ragazza a confidarsi, l'hanno rassicurata.

E lei alla fine ha superato le barriere del terrore che le impedivano di raccontare quanto realmente accaduto, è scoppiata in un pianto disperato e ha detto tutto: la lite, le urla, l'alcol, il fuoco che l'ha avvolta. Poco più in là c'erano i suoi figli.

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