Posizioni anti-Israele, gaffe, vittimismo: la giovane dem sbarca in Parlamento

La 25enne Rachele Scarpa ha strappato il pass per la Camera al termine di una campagna elettorale basata sul green e sul gender fluid e in cui ha collezionato più di una gaffe sui social

Posizioni anti-Israele, gaffe, vittimismo: la giovane dem sbarca in Parlamento

“Sarò la voce dei giovani”, la promessa subito dopo l’elezione. Sì, perché la Rachele Scarpa ce l’ha fatta: nonostante i vergognosi post contro Israele e le clamorose gaffe sui social, la 25enne ha strappato un seggio. Tra i candidati under 35 scelti direttamente da Enrico Letta, la giovane è stata candidata come capolista a Treviso, venendo eletta alla Camera nella circoscrizione Veneto 1. Le vibranti polemiche non l’hanno fermata, anzi, forse il vittimismo ha aiutato: “Sappiamo che per le donne il dibattito politico è sempre più aspro, tocca davvero essere il doppio competenti e il doppio precise”, aveva denunciato, citando anche i casi di Laura Boldrini e Alessandra Moretti.

Gli autogol di Rachele Scarpa

Come molti altri giovani Pd – basti pensare a Raffaele La Regina – Rachele Scarpa in passato ha sfoderato le sue posizioni anti-Israele.“Chi si ostina a parlare del 'diritto di Israele di difendersi' si rifiuta di cogliere la gravità e la complessità della situazione”, il giudizio affidato ai social qualche tempo fa. E ancora, le analisi sul“regime di apartheid di Israele” e sugli “atti di guerra e di repressione nei confronti dei civili da parte del governo israeliano”. Nonostante certe affermazioni, nessun passo indietro.

Finita qui? Macchè. Nel pieno della campagna elettorale è diventato virale un video con protagonista Rachele Scarpa. Il motivo? Una riflessione piuttosto stramba, per non andare oltre: "è necessario interrompere il circolo vizioso per cui il lavoro è l'unico mezzo di sostentamento per le persone", lo zenit (o il nadir) del suo pensiero.

L’approdo in Parlamento

Nonostante questo passato piuttosto ingombrante, Rachele Scarpa può festeggiare l’elezione in Parlamento. La dem in campagna elettorale si è spesa soprattutto su temi come il green e il gender fluid.

E, come riporta Il Gazzettino, non è mancata una riflessione sull'orientamento sessuale: “Ci tenevo a ricordarvi una cosa: essere bisessuali non è un capriccio, una fase, una confusione. Nella giornata internazionale dell'orgoglio e della visibilità bisessuale continuiamo a lottare per un mondo dove non esistano più invisibili”.

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