È stato un confronto tanto atteso quanto acceso quello andato in scena nella serata di ieri, sulle frequenze televisive di Rai Uno, tra Vincenzo De Luca e Attilio Fontana. Già, perché il governatore Pd della Campania e il presidente leghista della Lombardia hanno discusso delle tempistiche e delle modalità della Fase 2 in collegamento con lo studio di Porta a Porta, lo storico talk show politico della rete ammiraglia di "Mamma Rai" condotto da Bruno Vespa.
Nei giorni scorsi De Luca e Fontana si erano già resi protagonisti di uno scontro a distanza, in seguito all’annuncio del numero uno campano di chiudere i confini della regione qualora alcune regioni del Nord – su tutte Veneto e Lombardia – avessero riaperto i rispettivi territori. All’uscito di De Luca seguirono le repliche piccate sia di Luca Zaia sia, appunto, di Fontana: "Caro De Luca, qualunque cosa accada, sappi che noi non chiuderemo mai la porta ai 160mila italiani, tra i quali 14mila campani, che ogni anno scelgono di venire a curarsi in Lombardia...".
Nella serata di ieri, però, i due sono stati messi di fronte uno all’altro, in una sorta di faccia a faccia a distanza per parlare della situazione italiana rispetto alla pandemia di coronavirus e soprattutto di quella delle due regioni rappresentate.
In più di un’occasione il governatore della Campania ha alzato i toni, come è nel suo stile, fatto di un modo di comunicare quasi "brutale" in certi frangenti. De Luca, prendendosela un po’ anche con il collega, ha invitato a non dire più banalità: "Noi ci dobbiamo avviare alla vita ordinaria, ma usando la ragione e non dicendo banalità. Nessuno vuole mettere le barriere, i new jersey o i cavalli di Frisia da nessuna parte". Dunque, ha aggiunto: "Si dice semplicemente che occorre una posizione di prudenza. Cominciamo a scongelare la situazione, ma manteniamo anche dei controlli. E il principio vale sia per chi va da Milano a Napoli ma anche per chi va da Napoli a Milano Chi va in giro senza nessun motivo serio deve essere bloccato e sanzionato. Questo è tutto, almeno per alcune settimane…".
Ed è qui, infine, che fa riferimento alla Lombardia di Fontana: "In alcune regioni non c’è quasi più il contagio, ma in altre regioni abbiamo ogni giorno mille nuovi contagi, beh cedo che un elemento di prudenza debba essere
mantenuto. Questo è tutto, un po’ di buon senso e un po’ di ragionevolezza, facendo andare avanti l’economia, le relazioni sociali, ma sapendo che dietro l’angolo, se sbagliamo, ci possiamo trovare la morte in faccia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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