Il decalogo del clan per truffare gli anziani (e come difendersi)

Trovato a Napoli il vademecum di una banda: 17 arresti, 80 vittime

Il decalogo del clan per truffare gli anziani (e come difendersi)
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«Buongiorno, casa....?Lei è la moglie di......? Sono il maresciallo Domenico Primo. Suo marito sta bene, ma ha avuto un incidente. E l'altro signore è all'ospedale, lo stanno operando d'urgenza. Però la vostra assicurazione ci risulta scaduta».

Iniziano così, con una simil emergenza, le telefonate truffa agli anziani. E da lì i telefonisti cominciano a imbastire storie per scucire soldi veloci. Per soccorrere la vittima dell'incidente stradale. O per ritirare urgentemente un pacco. Insomma «per sistemare le cose».

«Ha denaro contante in casa? Veniamo a ritirarlo». «Non ce l'ha? Vanno benissimo anche i gioielli». Se la signora dall'altro capo del telefono risponde sì, i truffatori non ci mettono nemmeno un minuto a far salire un complice in auto (presa a noleggio) e a guidare fino a Roma per ritirare i soldi, in una sorta di servizio a domicilio per non far scomodare la vittima. Che, solo dopo parecchie ore, magari dopo aver parlato con figlio e marito, si accorge della truffa. Ieri i carabinieri hanno scovato il quartier generale di Napoli da cui partivano le telefonate. E tra schede telefoniche usa e getta, cellulari e computer, hanno trovato anche un vademecum dal gusto tutto napoletano: scritto a penna sui fogli di un quadernone a righe. In stampatello, ben leggibile, simulava varie situazioni: la truffa dell'incidente, dell'assicurazione, dell'impiegato delle poste. Con tanto di virgolette e convenevoli. Uno schema che evidentemente ha avuto successo in parecchie situazioni. Insomma, quattro paginette collaudate, «raggiro garantito».

Dall'alba, su delega della Procura di Roma, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, nella provincia di Napoli, supportati dai comandi dell'Arma territorialmente competenti, hanno eseguito misure cautelari, emesse dal Gip di Roma, nei confronti di 17 persone (7 in carcere e 10 ai domiciliari), di cui 13 indiziate di appartenere a una organizzazione dedita a truffe ed estorsioni in danno di anziani e gli altri 4 di averli aiutati nell'esecuzione dei colpi.

Nel corso delle perquisizioni, i Carabinieri hanno rinvenuto anche un grosso quantitativo di gioielli.

Si precisa che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari, per cui gli indagati sono da ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva. Per ora sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati in ordine a 80 episodi consumati nelle province di Roma, Napoli, Latina e Viterbo, tra settembre 2022 e marzo 2023.

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