Def, maggioranza chiede più flessibilità all'Europa

Il Def comincia a prendere forma. Il relatore grillino, Federico d'Incà ha preparato la risoluzione della maggioranza da sottoporre al ministro dell'Economia Giovanni Tria

Def, maggioranza chiede più flessibilità all'Europa

Il Def comincia a prendere forma. Il relatore grillino, Federico d'Incà ha preparato la risoluzione della maggioranza da sottoporre al ministro dell'Economia Giovanni Tria. Nel testo la maggioranza gialloverde chiede all'esecutivo l'impegno per "assumere tutte le iniziative per favorire il disinnesco delle clausole di salvaguardia inerenti l’aumento dell’aliquota Iva e delle accise su benzina e gasolio e a individuare misure da adottare nel 2018 nel rispetto dei saldi di bilancio. E poi chiediamo di riconsiderare in tempi brevi il quadro di finanza pubblica nel rispetto degli impegni europei per quanto riguarda i saldi di bilancio del triennio 2019-2021".

Una posizione chiara quella della maggioranza che chiede in modo netto un cambio di passo nel rapporto tra Roma e Bruxelles. Con la relazione di maggioranza viene chiesto al governo anche l'avvio di un dialogo nuovo in sede europea per ottenere più flessibilità sul bilancio. Inoltre viene chiesto da parte della maggioranza gialloverde di ineserire nel Def anche misure per rendere applicabile il reddito di cittadinanza: "Tra le priorità indicate, la lotta alla povertà, il sostegno ai redditi piu bassi e il superamento della legge Fornero sulle pensioni. L’esecutivo si impegna a realizzare nel tempo un cambio radicale di paradigma economico che non si riduca al rilancio degli investimenti e dell’occupazione ma preveda anche la sostenibilità ambientale e sociale nella crescita economica". E sulle misure da inserire nel Def è intervenuto il ministro dell'Economia, Giovanni Tria che ha spento e moderato le richieste dei pentastellati sottolinenando l'esigenza di perseverare nella riduzione del debito: "Il consolidamento di bilancio è condizione necessaria per mantenere la fiducia dei mercati finanziari, imprescindibile per tutelare i risparmi italiani e ottenere una crescita stabile; dobbiamo mantenere un percorso di riduzione del debito e soprattutto evitare l’aumento dell’indebitamento per finanziare spesa corrente".

Al termine dell'intervento del ministro le operazioni di voto: la Camera ha dato il via libera alla risoluzione di maggioranza sul Documento di economia e finanza. Hanno votato a favore 330 deputati mentre i contrari sono stati 242. Al Senato la risoluzione è passata con 166 voti, contrari 127, 6 gli astenuti.

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