Da "Dibba" a Raggi. Il Conte pacifista recluta gli ex grillini

Verso il corteo anti-armi di sabato, anche la Cgil e intellettuali di sinistra in piazza

Da "Dibba" a Raggi. Il Conte pacifista recluta gli ex grillini
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I pullman «tutto gratis» sponsorizzati dalla tiktoker napoletana Rita De Crescenzo, certo. Forse Virginia Raggi e Alessandro Di Battista. Probabilmente la Cgil e il professore Alessandro Barbero. Alla vigilia della settimana che culminerà con il corteo anti-riarmo di Giuseppe Conte, la macchina organizzativa del M5s procede a ritmo spedito. Si preparano sorprese, infatti da Via di Campo Marzio si distribuiscono le informazioni con il contagocce. Ma Conte punta a sfondare quota 10 mila persone alla manifestazione pacifista in programma per sabato prossimo. Risponde a tono al «partito trasversale delle armi» di Giorgia Meloni, Carlo Calenda e riformisti dem e si gode il corteggiamento degli ortodossi, che si stanno riavvicinando all'ex premier dopo aver constatato l'evaporazione delle ambizioni di guerra interna di Beppe Grillo. E quindi, al corteo romano che terminerà con palco allestito ai Fori Imperiali, potrebbero farsi vedere sia Raggi sia Dibba. La prima, dicono dai gruppi parlamentari stellati, «con l'intervista concessa al Fatto Quotidiano il 24 marzo sta cercando di riposizionarsi e preparare il terreno a una presenza in piazza». Raggi, con Il Fatto, ha preso di mira la premier Giorgia Meloni, ma soprattutto ha criticato le «ambiguità» del Pd sul riarmo. Trovando, stavolta, convergenza con un Conte mai così lontano dal Nazareno. Poi c'è Di Battista. A differenza dell'ex sindaca, l'icona pop del grillismo d'antan non fa più parte del M5s e, a quanto trapela, per il momento non c'è all'orizzonte un rientro nel partito. Ma l'ex deputato apprezza la svolta anti-campo largo di Conte e la sua linea dura contro le armi e anti-Israele. Insomma, anche lui, «a titolo personale» potrebbe timbrare il cartellino alla piazza pacifista. Lo stesso Di Battista che, alcuni mesi fa, ha respinto al mittente le avances di Grillo, che avrebbe voluto assoldarlo in vista di una guerra, legale e politica, contro Conte. E ora la possibile presenza all'iniziativa contiana di sabato. Da «semplice cittadino». Poi si vedrà.

Conte vuole essere il magnete della sinistra, approfittando delle difficoltà di Elly Schlein, alle prese con il Vietnam della minoranza interna, sempre più sulle barricate contro la linea di politica estera portata avanti dal Nazareno. E se la segretaria sta pensando di inviare in piazza soltanto una delegazione dem, si registrano le convergenze tra il M5s e la Cgil. Non esclusa, infatti, la presenza il 5 aprile di una pattuglia del sindacato rosso. Non ci sono conferme ufficiali, ma potrebbe fare capolino anche Maurizio Landini. Il segretario della Cgil che, sabato, ha espresso «netta contrarietà alla scelta di andare su una strada di riarmo». Landini, in perfetta sintonia con Conte, ha anche lanciato per questa settimana «presidi e iniziative» sulla situazione a Gaza.

Un altro cavallo di battaglia del M5s. Sì alla manifestazione anti-armi da parte di Avs, che potrebbe presentarsi con Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Dalla tiktoker ai volti del M5s delle origini. Conte punta tutto sulla piazza.

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