Berlino La Germania lancia un monito ai turisti: comportatevi bene e non asportate sabbia, sassi o conchiglie. Un avvertimento che le autorità tedesche non hanno rivolto ai (rari) villeggianti stranieri delle spiagge del Baltico o del Mare del Nord ma ai propri concittadini. Armati di crema solare e stuoino d'ordinanza, i tedeschi invadono ogni anno l'Italia. Molti scelgono la Sardegna e, incantati dai riflessi delle sue spiagge, a vacanza finita si portano a casa un souvenir che nella migliore delle ipotesi finisce in un vasetto di vetro nel bagno di casa. Chi un sassolino, chi un sacchetto di sabbia, chi un po' di conchiglie e poi mezza Sardegna rischia di finire come la spiaggia rosa di Budelli, sempre sull'orlo dell'estinzione.
Un'esagerazione? Non sembra, visto che già due anni fa la Bild si era messa a intervistare coppie e famiglie di turisti in procinto di imbarcarsi su un volo per Olbia o Cagliari. «È vietato asportare la sabbia? Ma se non c'è scritto da nessuna parte...», era stata la risposta più registrata dal tabloid tedesco. La Germania è anche un paese di accaniti acquariofili, molti dei quali ammettevano candidamente di voler abbellire la loro vasca tropicale con un po' di sabbia del Mediterraneo. «Ma se non c'è scritto neppure sulle guide turistiche!». Di fronte a tanti turisti improvvisamente caduti dal pero, la Bild aveva anche intervistato un dirigente della Polizia forestale italiana, informando così i lettori furbi o sprovveduti che il furto di sabbia e conchiglie era verboten e passibile di contravvenzione.
Da quest'anno la vicenda assume toni un po' più ufficiali. Il ministero degli Esteri tedesco ha avvisato i propri connazionali che ad asportare la sabbia dalle spiagge sarde si rischiano multe salate, comprese fra 500 e 3mila euro. «Con legge del 26 luglio 2017, la Giunta regionale della Sardegna ha vietato qualsiasi modifica alle spiagge sabbiose o l'asporto di sabbia, ciottoli o quarzo, anche in piccole quantità». Con la postilla che «l'asporto di sabbia dalle spiagge è da tempo vietato in Italia, indipendentemente dalla decisione presa in Sardegna».
La nota è stata inserita negli avvisi ufficiali ai viaggiatori diretti in Italia e poi, con tono un po' più leggero, rilanciata anche su Facebook. Il post ha suscitato reazioni contrastanti. Utenti sardi in Germania si sono prodotti in ringraziamenti, like e cuoricini; e così hanno fatto diversi tedeschi. Non è neppure mancato chi, forse per essere stati punti sul vivo, ha definito l'avviso «un'assurdità» o ha reagito dicendo: Sono appena tornata dalla Sardegna, dove c'era una lavatrice in spiaggia: di certo non l'hanno scaricata i turisti».
L'osservazione più sensata l'ha fatta un utente sardo
che ha riportato le parole di un turista tedesco. «Non siamo né migliori né peggiori: semplicemente non rispettiamo leggi blande o inesistenti». Adesso la legge c'è, è severa, e i viaggiatori tedeschi sono stati informati.
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