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Da "Diurna" all'asse Nardella-Speranza: con Elly l'unico record è quello delle correnti

In tutto se ne contano dodici. Tutte in gara per posti e poltrone

Da "Diurna" all'asse Nardella-Speranza: con Elly l'unico record è quello delle correnti
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I cronisti più diligenti, qualche giorno fa, ne avevano contate undici. In meno di ventiquattr'ore sono diventate dodici, come le tribù di Israele. Se nei prossimi giorni diventassero tredici, nascerebbe subito la quattordicesima, per evitare l'effetto Ultima Cena.

Sono le correnti Pd, più prolifico dei conigli. Si moltiplicano nella olimpica indifferenza della segretaria, che sa benissimo di aver poco da temere: nessuno al momento vuol farle la fronda. E chi vorrebbe non può, a meno di inaspettati rovesci. Elly Schlein, che è un Renzi in gonnella (sia pur molto più di sinistrasinistra e «molto meno politica», accusano i critici) ha già rottamato con tanti saluti e un bel sorriso i capibastone che un tempo governavano il Pd e, assisi attorno al caminetto, mettevano e toglievano i segretari. Ora il centro decisionale passa per la sua stanza al Nazareno e la sua strettissima cerchia di fedelissimi (il dinamico duo Taruffi/Baruffi, l'amico Gaspare Righi, il braccio destro Flavio Alivernini, Furfaro, Bonafoni). Gli altri cercano informazioni e spesso neanche le ricevono. Ergo, si organizzano tra loro. L'obiettivo? Cercare di far massa critica in vista di due traguardi: condizionare la segretaria sui futuri posti in lista per le Politiche, e poi piazzarsi nella forsennata gara per i posti del futuribilissimo governo Schlein.

Così i big, ormai poco influenti, cercano di unire le forze, fondendo pezzi di vecchie correnti con altri. L'ultimo nato è lo strano ircocervo che unisce pezzi della franceschiniana Areadem (Dario Nardella, Michela De Biase, la capogruppo alla Camera Chiara Braga) con i trinariciuti di Articolo1 di Roberto Speranza (Bersani ormai fa l'ospite professionale in tv ove sforna metafore e battute). Doveva esserci - dicono - anche il capogruppo al Senato Francesco Boccia, ma qualcosa non ha funzionato e così Boccia si è unito a Nicola Zingaretti nel gruppo dal nome (si spera provvisorio, perchè fa pensare ai bagni vicino alle stazioni) «Diurna». La corrente di Andrea Orlando, Dems, non lo segue in Liguria, e così Peppe Provenzano e Marco Sarracino potrebbero accasarsi con Nardella. C'è Rete democratica con Claudio Mancini, Matteo Ricci e Goffredo Bettini. «Crea» sono gli ex lettiani Marco Meloni, Matteo Mauri, Anna Ascani, Beatrice Lorenzin.

Energia Popolare, ex mozione Bonaccini, è divisa al punto da aver dovuto rinviare la propria assemblea a dopo le regionali: il presidente Pd viene accusato di acquiescenza verso Schlein. E il caotico voto sull'Ucraina ha fatto infuriare l'ala riformista, con in testa gli atlantisti Pina Picierno e Lorenzo Guerini.

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