Il governo ha individuato nel complesso oltre 30 miliardi di euro per affrontare l'emergenza energetica fino a tutto il 2023. Lo ha comunicato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. "Ieri abbiamo acceso il riflettori sulla necessità di dare risposte immediate e concrete. Il nostro obiettivo è metterci in sicurezza", ha aggiunto il primo ministro all'indomani dell'incontro a Bruxelles con i vertici delle istituzioni europee.
Il 24 novembre è in programma un nuovo consiglio dei ministri dell'energia a livello Ue: l'auspicio del presidente Meloni è che ci possano essere le condizioni per arrivare a "determinazioni più concrete". Il capo del governo ha inoltre fatto notare che le misure adottate sull'energia non sono solo sul piano emergenziale e sul caro bollette, ma anche per "permettere a questa Nazione di essere il più possibile indipendente e autonoma in termini di approvvigionamento energetico".
L'appello all'Ue
Il primo ministro si è appellato all'Unione europea, sottolineando ancora una volta la necessità di una soluzione unitaria sulle bollette sul modello Sure: "Avendo noi un'emergenza molto significativa dovremmeo ragionare anche su come spendere le risorse già esistenti. Ci sono anche i fondi di coesioni non utilizzati". Dunque una risposta europea sul tema delle bollette viene giudicata "giusta e necessaria".
La norma sui rave party
Giorgia Meloni ha trattato anche la questione relativa alla norma contro i rave party abusivi, confermando che l'esecutivo è pronto ad ascoltare qualora il Parlamento avesse delle proposte per migliorare il provvedimento senza però snaturarne la rotta. E in tal senso ha tirato una stoccata alle critiche arrivate dalla sinistra: "Ho sentito dire che noi vogliamo vietare le manifestazioni, ma non è così. Il tema è impedire che il rave si faccia illegalmente, rispettando chi lavora regolarmente. Lo Stato che fa finta di non vedere chi se ne infischia delle regole è finito. Non siamo più la Repubblica delle banane".
La questione migranti
Nella conferenza stampa del presidente Meloni ha trovato spazio pure il nodo sull'immigrazione, alla luce del pressing sull'Italia per accogliere i migranti a bordo delle navi che si trovano nel Mediterraneo. Il capo del governo ha ricordato che nei giorni scorsi sono stati fatti degli interpelli "con i quali cerchiamo di fare rispettare quello che, secondo noi, è il diritto internazionale".
Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha annunciato che a Humanity 1 - che sta entrando nelle acque italiane davanti a Catania - "sarà imposto di fermarsi in rada e potrà permanere in acque
italiane solo il tempo necessario per consentirci di vedere tutte le eventuali le emergenze di carattere sanitario". E ha ribadito che il problema va assolutamente "condiviso con i Paesi di bandiera".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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