Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Nadef): saranno circa 21 i miliardi di euro per la manovra netta 2023 contro il caro energia. Sono state molteplici le questioni discusse dal Cdm, tra cui il dl Ministeri che ne rivede i nomi e le deleghe. La prossima settimana il Consiglio dei ministri dovrebbe riunirsi nuovamente per partorire un decreto con i nuovi aiuti economici per famiglie e imprese contro il caro-energia.
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenuto in conferenza stampa, ha spiegato che "per il 2002 riusciamo a liberare con questa Nadef circa 9,5 miliardi che la prossima settimana utilizzeremo per il caro energia". Di fatto sono state individuate risorse per oltre 30 miliardi di euro per affrontare l'emergenza energetica: "Per il 2023 immaginiamo un indebitamento al 4,3% che poi va a a scendere, così liberiamo 22 o 23 miliardi che ugualmente destiniamo in via esclusiva al caro energia".
Il sostegno a famiglie e imprese
Nella Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza l'entità della manovra netta 2023 viene stimata pari a circa 21 miliardi e sarà destinata interamente al contrasto del caro energia. Fonti di governo fanno sapere che il Pil crescerà quest'anno del 3,7%, per poi frenare il prossimo allo 0,6% programmatico. La crescita di quest'anno è stata rivista al rialzo rispetto al tendenziale del precedente documento messo a punto dal governo Draghi (3,3%).
Il provvedimento sulle trivelle
Il governo ha affrontato anche il provvedimento relativo alle trivelle. Le norme saranno contenute in un emendamento al decreto legge Aiuti-ter. Nello specifico si tratta di liberare alcune estrazioni di gas italiano favorendo e ampliando concessioni in essere o nuove, "chiedendo ai concessionari di mettere a disposizione in cambio - da gennaio - gas da destinare alle aziende energivore a un prezzo calmierato". Il primo ministro ha specificato che "riguarda per i primi due anni il 75% del gas potenziale che si può estrarre".
Il dl Ministeri
La bozza del dl Ministeri prevede che pure il sottosegretario alla presidenza del Consiglio (in questo caso Alfredo Mantovano) potrà assumere il ruolo di autorità delegata ai servizi di informazione per la sicurezza. Prevista la nascita di una struttura di supporto e tutela dei diritti delle imprese al fine di semplificare le procedure in materia di investimenti.
Allo stesso tempo dovrebbe essere partorito un Comitato strategico per il Sud a Palazzo Chigi con il compito di redigere il piano strategico pluriennale per il Sud.
Al ministero dell'Agricoltura dovrebbero essere attribuite le funzioni e i compiti in materia di tutela della sovranità alimentare garantendo – tra le altre cose - la sicurezza delle scorte e degli approvvigionamenti alimentari e la produzione di cibo di qualità. Un'altra novità è relativa al fatto che al presidente del Consiglio dovrebbe spettare il compito di coordinare, indirizzare e promuovere l'azione del governo con riferimento alle politiche del mare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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