Il dono per Epstein: 12enni da Parigi

Ragazzine per il compleanno. Testamento due giorni prima di morire

Il dono per Epstein: 12enni da Parigi

New York Tra accuse inedite e dettagli sordidi si arricchisce di nuove pagine il caso del finanziere Jeffrey Epstein, trovato morto il 10 agosto nella sua cella del Metropolitan Correctional Center, il carcere di New York dove era detenuto con le accuse di abusi, sfruttamento della prostituzione e traffico di minori. Morte che il medico legale, seppur tra tanti dubbi, ha ufficializzato come suicidio per impiccagione, e forse le ultime notizie emerse potrebbero costituire la prova che il miliardario si e' davvero tolto la vita.

Soltanto quarantott'ore prima, Epstein aveva firmato un testamento che poi è stato depositato a St. Thomas, nelle isole Virgin americane, l'arcipelago dove si trova il suo atollo del peccato. Secondo quanto rivela il New York Post citando alcune carte presentate presso una corte di Manhattan, il documento con le sue ultime volontà è datato 8 agosto 2019, ed è un testo standard di 21 pagine che prevede di versare tutto il patrimonio ad un fondo fiduciario chiamato «The 1953«, l'anno di nascita del finanziere. L'unico erede indicato è il fratello Mark Epstein, anche lui investitore e una volta socio di Jeffrey. Dalle carte emerge che il patrimonio di Epstein ammonta a oltre 577 milioni di dollari, 18 milioni in più di quanto dichiarato al tribunale a cui aveva chiesto invano di ottenere gli arresti domiciliari. Di questa somma oltre 56 milioni di dollari sarebbero in contanti, altri 14 milioni in rendimenti fissi garantiti da vari investimenti, oltre 194 milioni da investimenti in hedge fund e private equity e oltre 112 milioni in azioni ordinarie. Il resto sono automobili, aerei privati, barche e proprietà immobiliari, dalla townhouse di 40 stanze a Manhattan all'appartamento di Parigi, dal ranch in New Mexico alle due isole nei Caraibi, Little St.James e Great St.James.

Intanto emergono nuovi inquietanti dettagli sui suoi traffici. La super testimone Virginia Roberts Giuffre, principale accusatrice di Epstein e della sua presunta complice Ghislaine Maxwell, ha raccontato che in occasione del suo compleanno, al miliardario furono «regalate» tre ragazzine francesi di 12 anni. Nella deposizione la donna - che ha accusato Epstein e Maxwell di averla costretta a diventare una «schiava del sesso» quando aveva 15 anni - ha spiegato che le 12enni furono fatte arrivare in aereo da Parigi a New York, dove sarebbero state molestate da Jeffrey e poi rimandate a casa il giorno dopo. «Fu una sorpresa da parte di uno dei suoi amici», l'agente di modelle Jean-Luc Brunel, il quale nega le accuse.

«Jeffrey si è vantato dell'incontro con quelle ragazzine, dicendo che erano molto povere e i loro genitori avevano bisogno di soldi, e che in ogni caso erano assolutamente libere di restare o andarsene», ha proseguito Giuffre secondo il Daily Mail.

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