Dossier, quegli strani favori tra giornalisti e "spioni"

I pm di Perugia: le memorie difensive di Striano scritte dai cronisti del Domani. Anche per questo chiesto l'arresto di Laudati e Striano

Dossier, quegli strani favori tra giornalisti e "spioni"
00:00 00:00

Adesso si capisce meglio perchè la Procura di Perugia vuole a tutti i costi mettere agli arresti l'ex magistrato Antonio Laudati e il finanziere Pasquale Striano, indagati per la «macchina dei dossier» installata all'interno della Dna, la Procura nazionale antimafia. Dal provvedimento del giudice preliminare che respinge la richiesta di arresto si scoprono dettagli sconcertanti sulle iniziative dei due indagati per occultare le prove e soprattutto sui rapporti organici che i due tenevano con il mondo dell'informazione e con i giornalisti di fiducia, quelli a cui passavano le notizie estratte abusivamente dai computer della Dna. Il dato più sorprendente: quando Striano finisce sotto inchiesta deposita alla Dna una memoria difensiva, ma a scriverla è in realtà uno dei giornalisti del Domani che ricevevano abitualmente le sue «soffiate». Un rapporto di fiducia e mutuo appoggio che sembra andare aldilà dei consueti rapporti tra un giornalista e la sua fonte.

Il provvedimento del gip definisce «indiscutibile la sussistenza di plurimi, gravi e precisi indizi» di colpevolezza di Laudati e Striano, raccolti a partire dalla denuncia del ministro Guido Crosetto contro un articolo del Domani: «L'unico soggetto che ha effettuato dette interrogazioni nel periodo esaminato è stato Striano, in date di poco antecedenti all'uscita dell'articolo». Quando viene scoperto, Striano cerca di confondere le acque facendo interrogazioni anche su alcuni conoscenti del ministro, i fratelli Mangione: ebbene, «è emerso che la suddetta posticcia estensione degli accessi a Mangione deriva da un suggerimento fornito a Striano proprio dal giornalista che ha pubblicato i sopra citati articoli, cioè da Vergine Stefano». «Anche la memoria predisposta su richiesta del procuratore Melillo e acquisita dalla posta elettronica dello Striano risulta avere quale creator Stefano Vergine"». La stessa memoria in un altro passaggio viene definita «elaborata d'intesa con il giornalista Tizian», ovvero Giovanni Tizian, anche lui del Domani.

Oltre ai rapporti con i giornalisti amici e oltre alle bugie dette durante le indagini, contro Laudati e Striano ci sono secondo la Procura anche gli incontri ripetuti con altri indagati minori: «Ritiene la Procura che l'attività divulgativa e i contatti con gli altri indagati possano compromettere le indagini ancora in corso». Il giudice è di diverso avviso, e rifiuta gli arresti perché intanto Laudati è andato in pensione e Striano è stato trasferito. Ma concorda sulla gravità di quanto emerso, e sulla necessità di andare avanti e di capire: «Ulteriori articoli pubblicati dal suddetto giornalista trovano immediato riscontro nelle interrogazioni a banche dati effettuate da Striano, quali quelle relative a movimentazioni di denaro della Lega Nord, su Attilio Fontana, Giovanni Toti, su Matteo Renzi e così via (...) il pm evidenzia come siano ancora in corso indagini al fine di verificare quali fossero le effettive finalità di Striano nell'operare un numero così considerevole di accessi abusivi, effettuati in favore peraltro non solo di numerosi giornalisti ma anche di soggetti organici all'interno di organismi istituzionali».

Questo passaggio sui rapporti di Striano con «organismi istituzionali» sembra aprire una finestra su un lato ancora non noto delle indagini che - come reso noto ieri con una nota dal procuratore di Perugia Raffaele Cantone - «non sono affatto concluse, sono ancora in corso e non è prevedibile la loro conclusione in tempi brevi».

Qualcosa in più si dovrebbe capire dalle carte che Cantone depositerà oggi alla Commissione parlamentare Antimafia, che fin dall'inizio segue con comprensibile allarme quanto sta emergendo su uno degli uffici giudiziari più delicati del paese.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica