"Draghi consigliato male, noi siamo la parte lesa"

Il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Paolo Barrelli: "Pd e M5S preparavano il blitz. Draghi? È stato consigliato male, noi siamo la parte lesa"

"Draghi consigliato male, noi siamo la parte lesa"

Il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Paolo Barelli, è stato tra i deputati che giovedì mattina hanno salutato con un applauso il premier dimissionario al suo arrivo a Montecitorio. "Non erano applausi da coccodrillo, come ha detto Letta, ma sinceri: noi – rivendica - lo abbiamo sempre appoggiato, tant’è che abbiamo proposto un Draghi Bis, ma con i Cinque Stelle non si poteva andare avanti".

Siete stati messi con le spalle al muro?

"Il Movimento 5 Stelle e la sinistra sono in campagna elettorale ormai da mesi, ed evidentemente avevano già programmato questo blitz. Noi abbiamo proposto al premier e a Mattarella un Draghi Bis all’insegna della discontinuità. Ora in campagna elettorale ci siamo tutti".

Ma qual è stato l’elemento che ha determinato la rottura?

"Il presidente del Consiglio, che continua a godere della nostra stima, non ha potuto, probabilmente per volontà del Pd, accettare la nostra proposta, che era in linea con quanto ha detto nel suo discorso al Senato a proposito di un nuovo patto di governo, con un programma utile al Paese".

A proposito, molti hanno notato come le comunicazioni del premier contenessero diverse stoccate contro il centrodestra di governo…

"È dall’inizio di questo governo che il Pd si trova ad essere agevolato, anche per i tanti rappresentanti che annovera nell’entourage di Palazzo Chigi. Draghi è stato sicuramente consigliato malissimo da queste persone, compreso il leader del Pd. Noi siamo parte lesa in tutto questo, visto che la crisi è stata aperta dal Movimento 5 Stelle, e questo è un dato di fatto".

Ora Letta ha messo da parte il campo largo con i 5Stelle per costruire l’area Draghi. Che ne pensa?

"Che sono degli approfittatori e con questa mossa vogliono farci pensare che Draghi era al loro servizio. Noi non ci crediamo, però le dichiarazioni di Letta lo lasciano intendere. Detto questo non credo che una persona con un profilo del genere si faccia tirare per la giacchetta dal Pd. L’unico tentativo reale finora da parte di Letta è stato quello di recuperare il rapporto con i Cinque Stelle che sono stati compagni di viaggio alle ultime amministrative e nelle loro intenzioni dovrebbero esserlo anche alle prossime politiche".

Vi aspettate altri addii dopo quelli di Gelmini e Brunetta?

"Siamo molto sorpresi dal fatto che Maria Stella Gelmini, due volte ministro, tra gli esponenti più importanti e autorevoli, abbia deciso di intraprendere un'altra strada. Però, dobbiamo ricordarci che questo partito vive e si poggia sulla volontà e sull’intuizione di Silvio Berlusconi, la cui leadership è centrale e determinante in questo momento di crisi. Tutti siamo utili e nessuno è indispensabile, a parte lui. Forza Italia resta una forza moderata, centrale nel Ppe, cemento della coalizione di centrodestra e garanzia di atlantismo, europeismo e liberismo".

Ora si lavora al programma?

"Il programma c'è, ed è già in stato avanzato.

Avremmo preferito che fosse Draghi a condurre l’ultima parte della legislatura con un Draghi Bis, ma siamo pronti al voto e a farci carico dell’emergenza che il Paese sta vivendo, sostenendo famiglie e imprese con flat tax, meno burocrazia e una giustizia giusta".

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