Dubbi sull'età, libero il baby rapinatore

Impossibile stabilire se il marocchino Bilal ha 14 anni. E il giudice lo scarcera

Dubbi sull'età, libero il baby rapinatore

Scarcerato, perché non è sicuro che abbia davvero 14 anni. C'è sempre un'ultima puntata nella storia incredibile di Bilal, il baby rapinatore seriale degli orologi di lusso di Milano.

Il giovanissimo marocchino, autore di una raffica di furti, è uscito nei giorni scorsi ed è stato ricollocato in una comunità. La decisione l'ha presa il «gip» del Tribunale per i minori di Milano dopo che l'ultimo accertamento medico legale ha stabilito che non c'è alcuna certezza che abbia 14 anni, e che dunque sia imputabile.

Bilal, rapinatore da record, era stato arrestato il 20 ottobre dopo l'ennesimo colpo, preceduto dall'ennesima fuga da una comunità. La Procura per i minori aveva chiesto il carcere minorile, sulla base degli ultimi accertamenti che avevano «alzato» la sua età a 14 anni. Il giudice aveva accolto la richiesta disponendo però ulteriori approfondimenti, e queste analisi che hanno stabilito che non si possa dire affatto che Bilal ha 14 anni. Da qui la decisione di scarcerarlo. Il minore, dunque, torna in comunità perché non imputabile, anche se il giudice ha disposto in più una misura di sicurezza, quindi un controllo più rigoroso.

Origini marocchine, età incerta - appunto - fisico esile ma un bel metro e 65 di altezza, Bilal aveva messo a segno almeno sei colpi tra furti e rapine (tre dei quali in cinque giorni) ma ogni volta che veniva arrestato era poi immancabilmente rilasciato per l'età; quella che dichiarava per uscire e tornare imperterrito, e indisturbato, a quella che purtroppo, ormai, era diventata la sua specialità. Preso, accompagnato in comunità, fuggiva regolarmente per tornare libero, si rimetteva a commettere nuovi furti o rapine, poi veniva fermato un'altra volta e si ricominciava daccapo, come in un estenuante gioco dell'oca che riportava sempre al punto di partenza.

Un lunedì era stato fermato in via Manzoni, strada del centro nella zona dei grandi negozi e dei turisti stranieri. Un americano, e soprattutto il suo orologio da quasi 30mila euro, erano finiti nel mirino di Bilal, ma tre giorni dopo metteva a segno un altro colpo in un'altra via di shopping. In quei giorni «aveva» 12 anni, Bilal, o meglio non aveva documenti e tanti ne dichiarava, e dichiarava di avere la scabbia, e di essere pentito, e chissà cos'altro. La radiografia del polso, peraltro, sembrava confermare quell'età presunta.

Poi ulteriori accertamenti avevano portato l'età a 14 (soglia minima) e dopo l'ennesimo colpo, in zona Stazione, il gip il 22 ottobre aveva accolto la richiesta della Procura, disponendo la misura cautelare.

Infine ecco l'ultima perizia anatomopatologa disposta dopo l'ennesima rapina, secondo la quale non si può stabilire con certezza quanti anni abbia. Ora il Tribunale tornerà a valutare il caso fra un mese. Nel frattempo, la speranza è che, con la misura di sicurezza, non scappi un'altra volta.

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