Roma - «Bravo Stefano, hai parlato al cuore della gente. Sei stato empatico». Silvio Berlusconi, ad Arcore, incontra Parisi, il supercandidato che adesso fa tremare il centrosinistra. Il Cavaliere dà qualche consiglio al manager che ha accettato la sfida e che guiderà l'intero centrodestra, incluso l'Ncd, nella battaglia all'ombra della Madonnina: «Se posso permettermi... Hai delle immense e oggettive capacità manageriali. Ma, in campagna elettorale, non fare il tecnico. Di tecnici ne abbiamo avuti abbastanza. Bisogna scaldare i cuori dei milanesi e tu sei perfettamente in grado di farlo».
Parisi ascolta e annuisce. C'è sintonia tra i due. Berlusconi lo elogia per come ha parlato la sera precedente al Westin Palace di piazza della Repubblica agli imprenditori: «Mi sei proprio piaciuto e sono convinto che ce la faremo». Parisi, dal canto suo, ringrazia. Non solo: Berlusconi promette che «in campagna elettorale sarò al tuo fianco, conta su di me. Sarò in prima linea assieme a te per combattere e vincere questa battaglia».Berlusconi è di ottimo umore perché, confida ai suoi, «questo è stato un capolavoro di pazienza e freddezza». Il riferimento è al modo in cui s'è trovata la quadra sulle candidature, da Milano a Roma. Soprattutto a Roma è stata dura con i veti e i controveti degli alleati. «Però io ho sempre lavorato pensando al bene della coalizione e alla sua unità...».
Sottinteso: a differenza degli altri che hanno pensato al proprio orticello. Ma tutto è bene quel che finisce bene e l'ex premier gonfia il petto perché sia Parisi a Milano sia Bertolaso a Roma sono i candidati che maggiormente possono mettere in difficoltà la sinistra.Sinistra e non solo; nell'Ncd, infatti, le fibrillazioni crescono. A Milano gli alfaniani appoggiano con convinzione Parisi. Anche se non lo fanno con il proprio simbolo gli uomini di Formigoni e Lupi convergono sull'ex manager Fastweb. E ora Ncd è a un bivio: a Roma? Probabile che a Roma non appoggino Bertolaso, prestando il fianco all'accusa di fare la politica del doppio forno che non ha mai portato fortuna.
In caso contrario, se cioè dovessero appoggiare l'ex capo della Protezione civile, le tante truppe filorenziane che alloggiano nell'Ncd sono pronte al gesto eclatante: se non lo strappo, quanto meno la messa in stato d'accusa del leader Alfano. Il che si traduce in un altro successo dell'ex premier. Che ieri era particolarmente sorridente.FCr- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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