Ecco il dl Sicurezza di Salvini: stretta su sgomberi e terrorismo

La bozza del decreto sicurezza che Matteo Salvini presenterà al prossimo consiglio dei ministri. Stretta su sgomberi e terrorismo

Ecco il dl Sicurezza di Salvini: stretta su sgomberi e terrorismo

Sono due i decreti che Matteo Salvini la prossima settimana dovrebbe presentare in consiglio dei ministri. Due mosse per far diventare fatti le promesse elettorali del leader leghista. Da una parte il dl Immigrazione, in parte anticipato dal Giornale.it nei giorni scorsi; dall’altro il dl Sicurezza, la cui bozza è stata resa nota oggi da Repubblica.

Nel decreto sicurezza si parla di terrorismo, mafia, infiltrazioni mafiose e occupazione degli edifici pubblici. Il testo, intitolato "schema delle disposizioni urgenti in materia di sicurezza pubblica, prevenzione e contrasto al terrorismo e alla criminalità mafiosa” è ancora in fase di correzione e studio. Ma i primi elementi stanno già emergendo, tra cui anche le "modifiche al codice delle leggi antimafia".

Per quanto riguarda la lotta al terrorismo per la prima volta vengono inserite misure per contrastare il rischio di attentati jihadisti a bordo di furgoni, come purtroppo successo troppe volte in Europa. Una volta che il dl verrà approvato, le aziende che noleggiano i veicoli dovranno "comunicare al Centro elaborazione i dati identificativi riportati nella carta di identità del soggetto che richiede il noleggio di un autoveicolo". La comunicazione dovrà avvenire immediatamente dopo la stipula del contratto e comunque prima della consegna del veicolo. In questo modo sarà possibile, forse, anche prevenire possibili attacchi e non solo avere elementi per le successive indagini.

All’interno del documento c’è poi anche l'estensione del "Daspo per le manifestazioni sportive" nel caso in cui una persona venga sospettata di tifare per il terrorismo islamico. La punizione è diretta – si legge nella bozza di decreto - verso coloro che, "operanti in gruppi o isolatamente, pongano in essere atti preparatori, obiettivamente rilevanti, diretti a sovvertire l'ordinamento dello Stato, con la commissione dei reati con finalità di terrorismo anche internazionale".

Oltre poi alle misure contro la mafia, in particolare per rafforzare le capacità di infiltrazioni negli enti locali, il decreto riguarderà la lotta alle occupazioni abusive degli stabili nelle città italiane. "Il Ministro dell’interno - si legge nella bozza del decreto, come riporta Repubblica -al fine di innalzare i livelli della sicurezza urbana, definisce, con proprio decreto, il piano operativo nazionale per la prevenzione e il contrasto del fenomeno delle occupazioni arbitrarie di immobili (Piano operativo nazionale). Il piano operativo nazionale stabilisce le modalità per la ricognizione delle situazioni di occupazione arbitraria di immobili esistenti nel territorio dello Stato e per il suo periodico aggiornamento con cadenza almeno semestrale".

Il prefetto ha insomma 60 giorni per definire un programma di sgombero "anche con l’impiego della Forza pubblica".

Ci saranno delle limitazioni: il prefetto dovrà ascoltare però il parere del comitato provinciale per l’ordine, dove ci sarà anche "un magistrato designato dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale competente per territorio per le eventuali situazioni di occupazione arbitraria per le quali è stato avviato un procedimento penale".

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