Ecco l'ultima stangata: ancora tasse sulla benzina

Nel 2015 gli automobilisti italiani si troverebbero con un aggravio fiscale di quasi 2,4 miliardi di euro

Ecco l'ultima stangata: ancora tasse sulla benzina

Nuove tasse e nuove rincari. Questa volta a lanciare l'allarme è l'Unione Petrolifera che chiede un incontro al premier Matteo Renzi. Motivo? Nel solo 2015 le imposte sui carburanti potrebbero aumentare di quasi 8 centesimi euro/litro se dovesse essere confermata la nuova clausola di salvaguardia prevista da un emendamento presentato dal Governo alla Legge di stabilità 2015, che passa dai 988 milioni inizialmente previsti a 1,7 miliardi di euro, cui aggiungere i 671 milioni già deliberati dal Dl Imu approvato nel 2013.

In pratica, secondo l'Up, nel 2015 gli automobilisti italiani si troverebbero con un aggravio fiscale di quasi 2,4 miliardi di euro, senza tenere conto degli ulteriori aumenti già previsti per gli anni successivi, che darebbe il colpo di grazia ad ogni ipotesi di ripresa dei consumi e dell’attività economica che, come ha rilevato ieri l’Istat, in settembre ha fatto registrare l’ennesima e drammatica battuta d’arresto. Proseguendo su questa strada, sottolinea Up, "l’Italia rischia di non uscire più dalla spirale recessiva in cui si trova ormai da diversi anni. Rimettere in moto un ciclo economico virtuoso passa solo attraverso l’incremento del potere acquisto alle famiglie e i consumi per la mobilità sono veicolo di crescita economica".

L’Unione Petrolifera nelle settimane scorse aveva scritto al presidente del Consiglio, chiedendo un incontro, "senza avere ricevuto ancora alcuna risposta, per rappresentare tutta la sua preoccupazione per il futuro di un settore che rischia di essere spazzato via, con effetti devastanti in termini sociali e occupazionali, oltre 100.000 persone impiegate, nonché di sicurezza degli approvvigionamenti".

"Ancora un aumento delle accise su benzina e diesel nascosto tra le pieghe della legge di stabilità: e questo sarebbe lo stesso esecutivo che sprona gli enti locali a tagliare gli sprechi invece che aumentare le tasse? Quanta ipocrisia!", ha dichiarato il deputato di Forza Italia Luca Squeri.

Che poi ha aggiunto: "Già l’Italia ha il record mondiale per l’onerosità delle accise sui carburanti, con questa nuova e ulteriore clausola di salvaguardia si conferma il ricorso scriteriato del governo all’incremento delle imposte: la nuova misura sarà, infatti, una vera e propria stangata per i cittadini e il requiem per un intero settore che continua ad essere considerato un pozzo da cui attingere all’infinito. Peccato si sia arrivati al fondo da un pezzo".

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