Il nuovo ministro della Difesa è Lorenzo Guerini, da sempre vicino all'ex segretario del Pd, Matteo Renzi. Salta così la testa di Elisabetta Trenta. Il suo nome, però, circolava nei corridoi fino alla serata di martedì. Poi, il premier Giuseppe Conte, in accordo con Sergio Mattarella, ha deciso di fare un nuovo nome.
Così, la Trenta non avrà la Difesa. E dietro questa scelta potrebbe esserci, come ipotizza la Verità, una vendetta di Conte. La tensione tra il premier e la ministra, infatti, si percepiva già ai tempi della nomina di Giuseppe Cavo Dragone come capo di Stato maggiore della Marina: su quell'incarico, infatti, aveva messo gli occhi anche Carlo Massagli, consigliere militare del premier, ma proprio la Trenta si era messa di traverso, portando Dragone alla vittoria.
Ma il premier non era l'unico ad avere il dente avvelenato con la ministra. Contro di lei, infatti, c'erano anche diversi capi di Stato maggiore e vari generali. Tra loro anche l'attuale capo di Stato maggiore della Difesa, Enzo Vecciarelli, vicino al predecessore della ministra Roberta Pinotti e il generale Claudio Graziano, presidente del Comitato militare dell'Unione Europea.
Ora, alla Difesa ci penserà Guerini, che dovrà occuparsi di dossier delicati, come la conferma degli impegni sugli F35 e la difesa europea. È molto probabile che la politica internazionale si avvicini all'alleanza Atlantica.
Nel frattempo, per assumere il nuovo incarico, Guerini lascia la presidenza del Copasir, comitato di vigilanza sui servizi segreti, che per legge spetta a un esponente dell'opposizione. Ma se ne parlerà dopo il voto di fiducia di lunedì 9 settembre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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