Teresa Bellanova ha fretta e spinge per regolarizzare i lavoratori immigrati irregolari, tramite permessi di soggiorno temporanei di 6 mesi rinnovabili per altri 6mesi. Il ministro delle Politiche agricole non vuole sentire alibi e ha già in mente una strategia ben precisa, che vede coinvolte sia Luciana Lamorgese sia Nunzia Catalfo: l'intenzione è quella di instaurare una sinergia con il dicastero dell'Interno e quello del Lavoro per stabilire i numeri e le modalità della sanatoria in questione. Probabilmente dovrebbe riguardare ben 600mila stranieri, ma al momento una cifra definitiva non c'è: la renziana vorrebbe inserire nel decreto di maggio la norma che faccia emergere il lavoro nero dei migranti irregolari per poi regolizzarli.
L'ex sindacalista ha messo il piede sull'acceleratore e ora non vuole sentire più alcun alibi per posticipare la discussione sul tema: "Per me è una questione che va risolta in queste ore. Cos’altro vogliamo aspettare?". La capo delegazione di Italia Viva nel Conte bis preme per questo provvedimento dopo aver scoperto la diffusa esistenza di lavoratori stranieri nelle mani di caporali, pagati anche 3 euro l'ora: "Non credo che ci sia molto altro da aspettare. Sappiamo che centinaia e centinaia di braccianti sono reclusi nei ghetti come topi. Non escono perché sarebbero subito individuati e sono sans papier. Il problema quindi è duplice: sanitario e di lavoro".
L'idea della Bellanova
Le modalità della regolarizzazione non sono ancora state ultimate. Stando a quanto appreso e riportato da La Repubblica, la Bellanova starebbe pensando non solo a un'identificazione mediante le foto segnaletiche degli immigrati archiviate all'ingresso nel nostro Paese, ma anche a dei permessi temporanei con il fine di accelerare le procedure. La ritiene una scelta dovuta e doverosa da parte dello Stato italiano: "Va fatta ora, nel decreto che stiamo per varare. Altrimenti mettiamo a rischio gli sforzi di tutti noi. Basta fare un giro nei ghetti per capire che ci sono condizioni che gridano vendetta, ne va della nostra umanità".
Il ministro nelle scorse settimane più volte ha ribadito la sua forte volontà di regolarizzare i migranti poiché l'agricoltura italiana è caratterizzata da una presenza diffusa di lavoratori stagionali stranieri: circa 10mila lavorano alla raccolta della frutta. "Il 75 per cento di quei lavoratori sono immigrati, molti africani. O si parte con la raccolta o le aziende faranno marcire i prodotti nei campi. Nessuno vieta agli italiani di presentarsi come raccoglitori, ma la verità è che non lo fanno", ha tuonato la renziana. Un primo passo era stato già fatto dal Viminale, che ha prorogato i permessi di soggiorno.
La Bellanova nell’ultimo incontro tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i capi delegazione dei partiti della maggiornaza è stata chiara: bisogna agire adesso per tendere la mano a "braccianti irregolari che lavorano nei nostri campi e donne che stanno nelle nostre famiglie come badanti e sono in nero".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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