Ecco la proposta di legge contro l'utero in affitto

La legge prevede l'inasprimento delle sanzioni con multe fino a 2 milioni di euro e reclusione fino a 5 anni

Ecco la proposta di legge contro l'utero in affitto

Inasprimento delle sanzioni con multe fino a 2 milioni di euro e reclusione fino a 5 anni. Sono questi i punti principali della proposta di modifica della legge 40 sulla fecondazione assistita che Area Popolare vuole introdurre contro il fenomeno dell’utero in affitto. Tra le norme previste c’è anche l’esclusione dalla possibilità di adozione e affidamento per chi è stato condannato per aver violato la legge sulla fecondazione eterologa. Le sanzioni saranno applicate anche nel caso in cui il fatto sia stato commesso all’estero e a tutti quei soggetti che favoriscono o pubblicizzano la pratica di surrogazione della maternità.

La proposta di modifica, presentata oggi a Montecitorio dai deputati da Rocco Buttiglione, Maurizio Lupi, Paola Binetti e Raffaele Calabrò, avviene dopo che ieri il Parlamento si è pronunciato sulle mozioni sulla maternità surrogata che “rende in schiavitù la donna e pensa alla maternità come un oggetto che si può comprare in tutte le parti del mondo”, come ha ricordato Lupi. “La legge italiana – ha ricordato l’ex ministro Ncd - lo considera già un reato ma occorre iniziare a intervenire anche per coloro che vanno all'estero nei paesi dove è permessa e poi tornano in Italia. Prevediamo multe pesantissime per chi vergognosamente organizza questi viaggi che non sono viaggi della speranza ma della schiavitù e della mercificazione”.

Dello stesso avviso è anche la Binetti, prima firmataria della proposta di legge, secondo cui “Con la mozione di Area popolare, approvata ieri da tutto il Parlamento, si è ribadito che i diritti dei bambini devono restare fuori da disegno di legge sulle unioni civili” in merito alla quale Lupi è stato molto chiaro: “Pacta sunt servanda”. Tradotto: Area Popolare (Ncd+Udc) voteranno la legge Cirinnà così come uscita dal Senato che “è una buona mediazione”. "Se non fossero state votate le mozioni - ha osservato Lupi - noi ci saremo sentiti liberi".

Tornando alle modifiche della legge 40, Rocco Buttiglione ha spiegato che la loro proposta, vuole sancire “il principio che chi ricorre alla pratica dell'utero in affitto è indegno di adottare e quindi in questi casi non gli è consentita l'adozione. Il bambino non rimarrebbe solo ma col suo genitore naturale perché in ogni caso, o l'utero o il seme l'hanno messo uno dei due partner della coppia che ha deciso di fare ricorso a questa pratica”.

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