La parlamentare marocchina, Khadija Arib, ha conquistato lo scranno più alto della Camera dei Rappresentanti dei Paesi Bassi.
Arib ha avuto la meglio nella votazione finale, sconfiggendo l'avversario, il parlamentare Ton Elias del VVD, con 83 voti. L'incarico durerà fino a marzo del 2017, quando avranno luogo le prossime elezioni. Il leader del PVV, Geert Wilders, ha descritto la vittoria di Arib come "un giorno nero per la storia". Il partito, infatti, si era opposto fermamente alla nomina, dal momento che la donna è metà olandese e metà marocchina. Arib è nata in Marocco ed è membro del Parlamento dal 1998. La scelta per l'incarico è ricaduta su di lei dopo il passo indietro di Anouchka van Miltenburg, a dicembre, per lo "scandalo Teeven”.
La notizia ha immediatamente scatenato commenti pro- integrazione e pro-immigrazione. Secondo quanto si legge in un editoriale apparso sul quotidiano al Quds al-Arabi, "la notizia sottolinea la capacità degli immigrati arabi e musulmani di assumere un posto sotto il sole nei paesi occidentali, nonostante l'attacco sistematico all'immagine arabo-musulmana in tutto il mondo. La signora Arib rappresenta la volontà degli arabi di coniugare il rispetto per l'identità culturale indigena con i valori e l'etica e la cultura della terra in cui vive". "Khadija è la prova della vivacità della civiltà occidentale con i suoi valori umani universali e della sua abilità ad accogliere l'altro" si legge ancora.
Dopo gli attacchi di Parigi e l'ondata di stupri in Germania, in entrambi i casi perpetrati da nordafricani e arabi, di nuova o vecchia immigrazione, L'Europa chiude nuovamente un occhio e si mostra aperta e tollerante. Una tolleranza che da molti è stata definita buonismo e che lascia molti quesiti irrisolti.
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