Anche Giorgia Meloni è stata ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta per presentare il programma del suo partito in vista del voto del 25 settembre. La leader di Fratelli d'Italia ha rispedito al mittente tutte le accuse di inaffidabilità mosse dalla sinistra, confermando che "la coalizione di centrodestra, se arriverà al governo del Paese, proseguirà il sostegno all'Ucraina". Anche su questo punto la coalizione è coesa, lo dimostra il programma comune, "cosa che non esiste nel centrosinistra. E nel programma c'è scritto chiaramente". Poi, ha aggiunto, "Le spaccature sono nella sinistra".
Caro energia
E sulle misure che un eventuale governo di centrodestra adotterà come prioritarie, Giorgia Meloni ha le idee molto chiare: "Non possiamo prescindere dall'emergenza del caro energia. La misura più efficace sarebbe il tetto al prezzo del gas, che però per ora non si sta ottenendo. L'altra misura, che si può fare anche a livello nazionale, è il disaccoppiamento tra il prezzo del gas e quello delle altre fonti energetiche". Il disaccoppiamento è una misura sulla quale Giorgia Meloni spinge fin dall'inizio della campagna elettorale e che adotterebbe subito in caso andasse a Palazzo Chigi. E sullo scostamento di bilancio, risponde: "La priorità è aiutare gli italiani, ma se posso evitare di indebitare ancor di più i nostri giovani per far arricchire i pochi che speculano sulla vita della gente, sono più contenta".
Unione Europea e politica estera
In merito all'Europa, Giorgia Meloni ha spiegato che, dal suo punto di vista, non crede "nell'idea di Europa che sta raccontando la sinistra: un'Europa di serie A e una di serie B. L'Europa non è un club degli amici del golf in cui si decide chi è più importante. I trattati non dicono questo. È una organizzazione che ha oggi 27 Stati membri". Alla luce di questo, ha spiegato: "Quando Draghi dice che noi parliamo con Francia e Germania, è lecito pensare che altri 24 si innervosiscono? Ovviamente Francia e Germania sono nostri interlocutori storici ma separare non è intelligente per l'Europa". Meloni ha ricordato: "Le aggressioni anche nei confronti della Polonia, che è prima fila del conflitto con la Russia e si sta caricando tutti i profughi ucraini senza prende un euro dalla Commissione europea. E la Commissione la attacca? Cerchiamo di essere lucidi".
E visto che uno dei principali argomenti della sinistra in questa campagna elettorale è stato il rapporto tra Giorgia Meloni e Viktor Orban, la leader di Fratelli d'Italia ha definito la sua posizione: "Non sono d'accordo con Orban su molte cose che sta dicendo, soprattutto su questa vicenda di politica estera. Io sono presidente del Partito europeo dei conservatori, dove la principale delegazione è quella dei polacchi. Polonia e Ungheria di questi tempi hanno avuto dei problemi, la posizione della Polonia è molto diversa da quella dell'Ungheria".
E a differenza di quanto vogliono far credere gli avversari politici, il collegamento tra Italia e Stati Uniti in caso di governo di centrodestra non salterà: "Gli Stati uniti sono uno dei nostri principali alleati. Non ho dubbi: indipendente da qual è amministrazione che sta governando in quel momento, l'Italia deve mantenere un rapporto molto solido con gli Usa, ovviamente stando a testa alta nel campo occidentale e con affidabilità anche per lavorare a difesa del nostro interesse nazionale".
Reddito di cittadinanza e Pnrr
Sulla posizione di Giorgia Meloni in merito al reddito di cittadinanza si è detto tanto, soprattutto da sinistra, che ha attaccato violentemente la leader di Fratelli d'Italia sul tema nonostante le sue rassicurazioni: "La priorità è aiutare gli italiani, ma se posso evitare di indebitare ancor di più i nostri giovani per far arricchire i pochi che speculano sulla vita della gente, sono più contenta". Da Porta a porta, quindi, ecco la stoccata al leader del M5s: "Conte dice sempre che la Meloni combatte i poveri. No, io combatto la povertà, che è un'altra cosa".
E sul Pnrr e sulla possibilità di migliorarlo, la leader di FdI dichiara: "Voglio fare un tagliando al Pnrr per capire se questi soldi arrivano
a terra. Qualcuno si è accorto che è aumentato il prezzo delle materie prime? E che i bandi non sono stati rinegoziati in base all'aumento delle materie prime? Sapete cosa succederà? Che i bandi andranno deserti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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