Il leader turco Recep Tayyip Erdogan chiede a Israele di «fermare gli attacchi» contro Gaza, di «uscire dallo stato di follia». «I bombardamenti israeliani contro Gaza che continuano ad aumentare e si intensificano hanno nuovamente preso di mira donne, bambini e civili innocenti, intensificando la crisi umanitaria», si leggeva in un messaggio diffuso ieri mattina sul social «X». Al «Grande raduno per la Palestina» di ieri pomeriggio all'aeroporto Ataturk di Istanbul come testimonianza di sostegno ai palestinesi ha partecipato una folla di centinaia di migliaia di persone. «Ribadisco che Hamas non è un'organizzazione terroristica. Israele è un occupante, parlo chiaramente perché la Turchia non vi deve nulla» ha detto l presidente turco «Israele sta commettendo crimini di guerra». Per Erdogan, «il mondo occidentale ha mobilitato i suoi politici e i suoi media per legittimare il massacro di persone innocenti a Gaza». E, ha detto ancora alla folla il presidente turco «Ringrazio ognuno di voi per aver mostrato solidarietà ai palestinesi. I nostri cuori sono straziati da ciò che sta accadendo a Gaza. Continueremo ad alzare la voce contro le atrocità in Palestina. A nome mio e del mio popolo, saluto la determinazione del popolo di Gaza a non abbandonare le proprie case, e città di fronte ai bombardamenti dell'oppressore».
Ed Erdogna ha rilanciato la proposta: «Per uscire da questa spirale di violenza e guerra il Medio Oriente ha bisogno di una conferenza internazionale di pace Palestina-Israele».
Ha spiegato inoltre estendendo a tutto l'Occidente la responsabilità del conflitto in Medio Oriente: «Dovrebbe essere messo in pratica un sistema di garanzia che tuteli la stabilità. Le potenze esterne alla regione devono smettere di gettare benzina sul fuoco di Gaza con il pretesto della solidarietà con Israele».
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