Si prepara a salire sul ring del dibattito presidenziale, in onda domani sera alle 9 americane (le 3 del mattino in Italia) e scalda i muscoli con un gancio all'avversario Joe Biden, a cui dà sostanzialmente del pappamolle dopato. Donald Trump attacca alla vigilia del più importante appuntamento di fine campagna elettorale, il primo dei tre duelli televisivi che accompagneranno gli americani fino al voto del 3 novembre. Sarà un incontro cruciale, che vedrà milioni di elettori incollati al piccolo schermo (nel 2016 il record di 84 milioni nel Clinton contro Trump), per vedere finalmente i due candidati l'un contro l'altro armati, in prima serata. In tutto 90 minuti, moderati da Chris Wallace, il conduttore più inviso a Trump nella beneamata e filo-trumpiana Fox News. E si prevede una diretta all'ultimo sangue dalla Case Western University di Cleveland, Ohio, con Biden che ha già paragonato Trump a Goebbels, il ministro della propaganda di Hitler. Perciò «The Donald» torna a chiamare lo sfidante Sleepy Joe, il morto di sonno, per ricordare a tutti quanto sia poco sprint l'avversario. Poi annuncia: «Chiederò con forza un test antidroga per l'assonnato Joe Biden prima o dopo il dibattito». Perché è il senso dei tweet della domenica se Biden andasse meglio del solito, potrebbe essere solo merito di un aiutino farmacologico. «Le sue performance ai precedenti dibattiti sono state decisamente altalenanti, per usare un eufemismo. Solo le droghe potrebbero aver causato questa discrepanza???», scrive il presidente, mettendo la pulce all'orecchio degli elettori. Poi promette: «Ovviamente, anche io farò il test».
La posta in gioco è altissima e favorevole a uno show man come Trump, che prima del salto in politica è stato una star della tv grazie alla conduzione di The Apprentice. L'occasione è ghiotta per dare una sterzata ai sondaggi e l'attesa spallata a Biden, che nelle rivelazioni nazionali complessive guida di 10 punti percentuali (54% a 44%, secondo Abc/Washington Post) ma in quelli ben più importanti, nei sei Stati decisivi (Arizona, Florida, Michigan, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin) avrebbe un vantaggio irrisorio per Cnbc, addirittura svanito per Abc-Washington Post, che segnala il sorpasso del presidente in Arizona (49 a 48) e Florida (51 a 47).
Inevitabile sarà il confronto sul tema politico più scottante del momento, la nomina della giudice ultracattolica Amy Barrett alla Corte Suprema e la svolta conservatrice dell'organo al vertice del potere giudiziario. Con una maggioranza di 6 giudici conservatori su 9, la Corte segnerà la cultura americana per i prossimi decenni e potrebbe rimettere in discussione il diritto all'aborto. «È certamente possibile» dice il presidente, ammettendo che Barrett «potrebbe fare la differenza», visto che in passato si è espressa a favore di restrizioni sugli aborti tardivi. Madre di sette figli, 48 anni, lei promette: «Sarò al servizio di tutti». Ma Biden è convinto: è stata nominata per poter «eliminare» l'Obamacare, l'assicurazione sanitaria per 20 milioni di americani, fondamentale ai tempi del coronavirus.
Non lo dice espressamente, ma è il segreto di Pulcinella: Barrett potrebbe tornare utile a Trump in caso di elezioni sul filo e contestazioni sul voto per posta, già ventilate dal presidente. Perciò Biden chiede al Senato di non pronunciarsi sulla nomina fino alle elezioni. Ma l'inizio delle audizioni è fissato per il 12 ottobre.
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