"Ma come fai...". Calenda silura così Letta

Baci e abbracci per la firma dell'alleanza sono un lontano ricordo. Il leader del Terzo polo: "Nessuno del Pd riesce a frenare questa deriva populista?"

"Ma come fai...". Calenda silura così Letta

Alleati per pochi giorni, Carlo Calenda e Enrico Letta non si stanno risparmiando entrate a gamba tesa. Il leader del Terzo polo e il segretario del Partito Democratico sono stati protagonisti di numerosi botta e risposta, l'ultimo di poche ore fa. Al centro della contesa il nuovo "capitolo" della campagna social dem fondata sulla dicotomia: "Combustibili fossili" vs "Energie rinnovabili", con l'ormai celebre hashtag #scegli.

La contrapposizione sfoggiata da Letta ha mandato su tutte le furie l'ex titolare del Mise."Letta ma come fai, nel momento di massimo bisogno di gas, anche per essere indipendenti da Putin, a fare un manifesto come questo", l'affondo su Twitter: "La politica energetica non si può ridurre a questi slogan privi di senso. Sei contro il gas? E come andiamo a pedali?". Calenda ha poi aggiunto, in un secondo post: "Ma nessuno del Pd riesce a frenare questa deriva populista?", con tanto di tag rivolto ad altri esponenti dem (Carlo Cottarelli, Stefano Bonaccini e Giorgio Gori, ndr).

Per il momento Letta non ha replicato, ma la disputa difficilmente terminerà qui. Come evidenziato in precedenza, venerdì Calenda ha speso parole durissime per l'ex primo ministro."Lui ha avuto la peggiore gestione politica di un segretario del Pd degli ultimi 30 anni e i collegi uninominali purtroppo se li sono andati a perdere", la stoccata del capo politico di Azione. Letta, dal canto suo, ha preferito lasciare correre: lui può dire quello che vuole, non ci interessa, il sunto del suo pensiero. "Io mi occupo di quello che diciamo noi", ha spiegato Letta a margine di un incontro con i lavoratori della cooperativa Cmc di Ravenna.

La tensione tra ex alleati è palpabile, tra il risentimento di Calenda per la svolta a sinistra del segretario dem e le difficoltà di Letta a tenere botta tra mille difficoltà.

Impossibile non citare l'altra stilettata del volto del Terzo polo sui rapporti tra il leader Pd e Giorgia Meloni: "Continuano a fare una campagna elettorale come Sandra e Raimondo, promettendo 10 mila euro ai diciottenni, la flat-tax, le pensioni, ecc, stanno riportando l'Italia sotto un attacco speculativo che non ha precedenti, sono dei pazzi". Insomma, baci e abbracci per ufficializzare la loro alleanza sono un lontano ricordo...

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