Noam Benjamin
Berlino La cultura della morte usa i bambini per i suoi scopi: a Gaza come a Mosul l'indottrinamento degli innocenti usati come detonatori ambulanti o scudi umani è all'ordine del giorno. La novità è che lo Stato islamico (Isis) sta esportando questo modello di morte in Europa. Un dodicenne di Ludwigshafen, porto fluviale sul Reno, è al centro delle indagini della polizia tedesca per aver tentato di seminare il terrore nella sua città. Il suo primo obiettivo il locale mercatino di Natale: qua lo scorso 27 novembre il ragazzino ha tentato di far saltare in aria un contenitore riempito di chiodi ed esplosivo, e sigillato con nastro adesivo. La detonazione non è però riuscita e il dodicenne è tornato a casa con il suo zainetto intatto. Pochi giorni dopo, il 5 dicembre, il nuovo avvistamento: il ragazzino aveva sistemato la sua bomba artigianale nei pressi del palazzo comunale. Ai media tedeschi il procuratore competente, Hubert Ströbe, ha riferito che il suo ufficio ha le mani legate poiché il sospettato ha meno di 14 anni e che tuttavia la Procura federale è stata informata degli eventi. In conferenza stampa la sindaca della città renana, Eva Lohse, ha poi resa nota la decisione della Procura federale di emanare un'ordinanza restrittiva per impedire la diffusione di altre informazioni sul caso.
Del ragazzino si sa solo che è nato nel 2004 in Germania da una famiglia irachena e che in tempi recenti è stato «fortemente radicalizzato», ossia spinto sulla via dell'estremismo religioso islamico da un presunto emissario dell'Isis. La rivista Focus, la prima a fare luce sul bombarolo in erba, ha poi fatto sapere che il dodicenne sospettato anche di aver tentato di unirsi all'Isis in Siria è stato affidato ai servizi sociali con il consenso della famiglia di origine. Come spiegato da Frau Lohse «il giovane è adesso in un luogo sicuro». Le notizie di Ludwisghafen riaccendono i riflettori sul timore attentati in Germania. Giovedì scorso la Procura penale federale di Karlsruhe ha confermato l'arresto di un 24enne tunisino sospettato di fare parte di una rete jihadista e di lavorare alla preparazione di un attentato terroristico a Berlino.
Un attentato di matrice islamica contro uno degli aeroporti della capitale era già stato sventato dagli investigatori a ottobre. Lo scorso luglio invece il sud della Germania era stato sconvolto da quattro attentati, due dei quali rivendicati dallo Stato islamico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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