Donald Trump sfida il coronavirus e si allea con le streghe. Il presidente Usa ha aperto i cancelli della Casa Bianca per celebrare con qualche giorno di anticipo la notte di Halloween, una delle festività iconiche sul calendario americano. Il tycoon conferma la volontà di garantire normalità al paese, consentendogli di mantenere seppure in un clima di parziale austerità sanitaria le celebrazioni più sentite dai cittadini statunitensi. Così come nella sua perfetta retorica elettorale, qualche giorno fa aveva avvertito che se il 3 novembre vincerà il rivale democratico Joe Biden, «toglierà anche il Natale con il lockdown» al popolo Usa.
Ieri, invece, The Donald e la first lady Melania tra zucche e scheletri hanno accolto nel South Portico della residenza presidenziale fantasmi, fate e supereroi per il consueto «dolcetto o scherzetto». Invitati i lavoratori in prima linea contro il Covid, le famiglie dei militari e gli studenti accompagnati dai loro genitori. Questa volta, però, sono state adottate «precauzioni extra» per garantire la sicurezza degli ospiti ed evitare la diffusione del virus: mascherine per tutti i partecipanti sopra i due anni, distanziamento sociale, igienizzanti per le mani, e guanti per il personale che ha distribuito le caramelle. Naturalmente, la decisione di organizzare comunque l'evento a Pennsylvania Avenue ha scatenato le critiche dei detrattori, secondo cui in tempo di pandemia andavano annullate tutte le celebrazioni. Tutto questo mentre il Covid si insinua in modo sempre più capillare nell'amministrazione Trump: secondo i media Usa sono almeno quattro i positivi nello staff del vice presidente Mike Pence (cinque secondo la Cnn). Finora due sono stati resi noti: il capo di gabinetto Marc Short e il consigliere Marty Obst. Nonostante questo, il portavoce di Pence ha detto che lui e la moglie Karen sono entrambi negativi e «in buona salute». Per questo, il vice presidente non si metterà in quarantena e continuerà i comizi (ieri in North Carolina e oggi in Minnesota), a dimostrazione che la campagna elettorale sulla sponda repubblicana prosegue a tambur battente a nove giorni dal voto. Il Comandante in Capo, intanto, sta battendo gli stati chiave al ritmo di due, tre comizi al giorno: dopo il tour de force di sabato in North Carolina, Ohio e Wisconsin, ieri è volato in New Hampshire e in Maine.
Nuova pausa invece per Biden, che si è limitato a partecipare in serata con la moglie Jill, la sua aspirante vice Kamala Harris e il marito di quest'ultima a un concerto virtuale con vari musicisti. In campo per i dem è rimasto invece Barack Obama, che da Miami ha accusato Trump di aver «completamente fallito» nella gestione della pandemia. Tratta la presidenza come un reality show, non ha un piano contro il virus, si rifiuta di guardare la realà», ha aggiunto, difendendo il suo ex numero due dall'accusa del tycoon di essere un socialista: «Joe non è socialista, è stato il mio vice, si batte per i lavoratori, per i diritti umani e non flirta con i dittatori».
Intanto, Trump si prepara a mettere a segno nelle prossime ore una grande vittoria con la conferma di Amy Coney Barrett alla Corte Suprema.
Il Senato a guida repubblicana ieri ha messo fine con un voto procedurale all'ostruzionismo dell'Asinello, spianando la strada al via libera della giudice attesa nelle prossime ore e considerata ormai una formalità, dopo che anche uno dei due senatori repubblicani che si erano opposti alla nomina prima del 3 novembre, Lisa Murkowski, ha annunciato il suo sostegno.
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