Fascismo, così Bernardo smonta Sala e l'ideologia rossa

Incalzato dai giornalisti il candidato del centrodestra ha detto: Io non distinguo persone tra fascisti e antifascisti. Le persone non le distinguo se non per uomo, donna e persone perbene". Sinistra su tutte le furie. Il sindaco Sala all'attacco

Fascismo, così Bernardo smonta Sala e l'ideologia rossa

A Milano si infiamma la polemica di ferragosto tra il candidato del centrodestra, Luca Bernardo, e il sindaco Giuseppe Sala. Tutto è nato da una risposta che Bernardo, incalzato dai giornalisti, ha dato sull'antifascismo: "Io non distinguo persone tra fascisti e antifascisti, contro questo o contro quell’altro. Le persone non le distinguo se non per uomo, donna e persone perbene". E per descrivere se stesso ha aggiunto: "Non mi definisco né A, né B, né Z. Mi definisco un cittadino della città di Milano, che vuol dire che è aperto e liberale. La libertà conquistata grazie ai nostri nonni dobbiamo portarla sempre avanti". Apriti cielo, queste parole sono finite nel tritacarne mediatico, utilizzate per sferrargli un attacco frontale, bollando Bernardo come un politico che strizza l'occhio ai fascisti.

Sala non si è trattenuto, menando fendenti: "Il dottor Bernardo è uno dei miei competitori all’elezione a Sindaco di Milano. A lui e agli altri ho deciso di non rispondere mai. Porterò avanti le mie idee e poi decideranno i milanesi chi più è degno di guidare Milano fino al 2026. Ma in questa occasione non posso esimermi dal dire la mia. Sono convinto in modo assoluto che chi non ha il coraggio di dichiararsi antifascista non sia degno di guidare la nostra città, Medaglia d’oro della Resistenza. Certi valori non sono mode, sono il frutto del sacrificio di nostri concittadini per garantire la democrazia contro ogni forma di dittatura. Di cui godiamo anche oggi".

Secca la replica di Bernardo, che non accetta di essere additato al pubblico ludibrio:"Il mio antifascismo è nei fatti, non nelle etichette: nessuno mi può accusare di essere fascista. Il concetto era semplice e chiaro, bastava ascoltare e riportare con onestà quanto ho detto. Mio nonno, uomo alto 1,98 metri, siciliano, deceduto per infarto, si spogliò della divisa di granatiere e fece il partigiano a Bologna. Mi onoro della lunghissima amicizia con la comunità ebraica milanese. Questi sono i fatti".

Uno a uno e palla al centro? Bernardo non molla la presa e insiste, partendo all'attacco di Sala, prendendo di mira "le accuse create ad arte (sotto l’ombrellone in riva al mare) e alimentate dalla macchina social. Da medico e uomo della società civile sono abituato ad affrontare i colpi bassi che la vita riserva, ma non ero preparato a bugie, falsità e polemiche architettate per raccattare un voto in più. La credibilità e la validità della nostra proposta amministrativa - conclude - evidentemente creano disagio nei nostri competitori. Noi andiamo avanti con slancio e fiducia, con proposte concrete, nella campagna elettorale per la Milano post-Covid".

Siamo a metà agosto e il

clima è tutt'altro che da vacanza. Ogni minima scintilla rischia di trasformarsi in incendio. Le elezioni si terranno il 3-4 ottobre, quindi sono ancora abbastanza lontane, ma non troppo. Ne vedremo sicuramente delle belle.

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