Femen: "Contro il Cav per ricordare Argento e Boldrini"

Le Femen hanno rivendicato la contestazione messa in atto contro Berlusconi. Un gesto, hanno sottolineato, per le battaglie dell'Argento e della Boldrini

Femen: "Contro il Cav per ricordare Argento e Boldrini"

Le Femen hanno rivendicato la contestazione messa in atto "contro" Silvio Berlusconi. La ragazza francese che si è denudata nel seggio di via Scorsati a Milano spogliandosi del maglione che indossava e restando a seno nudo, intanto, è stata allontanata dall'Italia. Tanti i "motivi" dichiarati alla base della sceneggiata, ma le paladine "femministe" di riferimento del movimento nato in Ucraina, almeno per quel che riguarda il belpaese, sembrano essere diventate l'attrice Asia Argento e l'ex presidente della Camera Laura Boldrini. Subito dopo la messa in scena, il Cav ha commentato così: "E' stata un'apparizione che non sono riuscito neanche a vedere, in mezzo agli altri, non so cosa sia successo, è stata un fantasma, non so, non ho visto niente". E ancora: "Il mio tempo è finito? Beh ha ragione, avevo anche finito di far la fila, voleva dire", ha chiosato sorridendo l'ex premier.

Attraverso un post sulla loro pagina web, così come riporta l'Agi, le Femen hanno poi specificato le ragioni del loro gesto:"Berlusconi ha una lunga carriera politica, fatta di corruzione e sessismo con infami party sessuali con ragazze minorenni, frequente uso della prostituzione e commenti oltraggiosamente sessisti sulle donne" hanno scritto. "L'ultimo episodio è arrivato solo pochi giorni fa - hanno aggiunto - quando ha detto alla giornalista della BBC Sofia Bettina che nessuno la sposerà a causa della sua forte stretta di mano". Ecco, poi, il riferimento alle due donne italiane citate: "Non dimentichiamo che Asia Argento, la prima donna a presentare una denuncia contro Harvey Weinstein, ha dovuto lasciare la sua Italia natale. Non dimentichiamo Laura Boldrini, presidente della Camera dei Deputati, che per aver denunciato il sessismo e affermato le sue posizioni femministe ha ricevuto minacce di morte". Il tutto, non si capisce bene come, sarebbe in qualche modo collegato all'azione politica di Silvio Berlusconi. Una contestazione, insomma, fatta in nome delle "battaglie" femministe della Argento e della Boldrini, istanze per cui le due italiane sarebbero state costrette a subire delle "conseguenze".

L'attivista ventinovenne delle Femen, intanto, è stata rimpatriata. La ragazza è tornata in Francia durante la serata di ieri. La questura di Milano ha comunicato l'emissione di un provvedimento per cui la donna non potrà tornare in Italia per i prossimi cinque anni.

La Femen, si legge sulle agenzie, è stata prima accompagnata in questura e poi deferita all'Autorità Giudiziaria per disordini al seggio, resistenza a pubblico ufficiale e violazione del Testo Unico delle Leggi Elettorali.

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